Alba Parietti saluta la stilista Krizia con una loro foto insieme di qualche anno fa su Instagram e scrive: "Regina, riposa in pace". La scomparsa di krizia lascia un vuoto nel mondo della moda. La sua carriera ha segnato lo stile italiano sin dagli anni cinquanta. Mariuccia Mandelli, in arte Krizia ha speso una vita nella moda, dalle prime creazioni del 1957 alla vendita della maison affermata e di successo a un gruppo cinese, avvenuta nel 2014. Nata a Bergamo il 31 gennaio 1925, la Mandelli studia in Svizzera, poi partecipa a un concorso e diventa maestra elementare, ma trova la sua strada nella moda. Inizia l’attività nel 1954 e presenta la sua prima collezione a una manifestazione a Torino nel 1957.
Guadagna subito notorietà, che cresce negli anni successivi fino a quando nel 1964 vince il premio Critica della moda alla sua prima sfilata a Palazzo Pitti a Firenze per una collezione tutta in bianco e nero. Sposatasi con Aldo Pinto, negli anni ’60 lancia la linea Kriziamaglia e amplia l’attività aprendo anche degli impianti produttivi; negli anni ’70 fanno rumore gli ’hot pants’ con cui si aggiudica il premio ’Tiberio d’orò a Capri. Negli anni ’80 nascono anche i primi profumi con il marchio della stilista, tra cui i più noti rimangono Krizia Uomo e K de Krizia; nel 1984 acquista Palazzo Melzi d’Eril, in via Manin e l’anno successivo vi trasferisce la sede inaugurando il famoso "Spazio Krizia", un teatro in cui si tengono, oltre alle sfilate, incontri ed eventi culturali. Nel 1986 diventa commendatore della Repubblica insieme ad altri ’colleghì stilisti come Armani, Ferrè, Versace e Valentino. Negli anni successivi, ormai famosa, lancia nuove linee cone Krizia Uomo e Per te Aktive, per i più giovani. Mariuccia Mandelli resta anche coinvolta nell’indagine Mani Pulite, accusata di aver versato tangenti alla Guardia di Finanza, ma viene assolta in appello con formula piena.
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