Ora è ufficiale: Amadeus sarà il conduttore e direttore artistico del Festival di Sanremo 2020. Come reso noto dall’AdnKronos, Amedeo Sebastiani è stato scelto per la 70esima edizione della kermesse, che è in programma dal 4 all’8 febbraio e andrà in onda come di consueto su Rai1. Per Amadeus si tratta del coronamento di una lunga carriera, iniziata in radio alla fine degli anni ’80 e culminata con il successo in televisione grazie a programmi come L’eredità, Reazione a catena, Soliti ignoti, Stasera tutto è possibile e Ora o mai più.
La decisione di affidare Sanremo 2020 ad Amadeus è arrivata in seguito al tavolo tecnico dedicato al Festival, che ha visto presenti per la Rai l’ad Fabrizio Salini, il direttore di Rai1 Teresa de Santis, il suo vice Claudio Fasulo e la direttrice di Radio2, Paola Marchesini. La riunione è servita per mettere a punto, oltre alla direzione artistica, il meccanismo di selezione dei cantanti e il regolamento di gara, i criteri di composizione delle giurie, il sistema di votazione e la lunghezza dei brani.
Niente conduzione corale: Sanremo 2020 ad Amadeus
Sfumano quindi l’idea di una conduzione corale per l’edizione numero 70 e soprattutto il chiacchierato boicottaggio dei discografici, rappresentati al tavolo da Enzo Mazza (presidente della Fimi), Filippo Sugar e Dario Giovannini (per i discografici indipendenti), insieme ai vari presidenti delle associazioni di categoria come Mario Limongelli della Pmi e Sergio Cerruti di Assomusica.
Assieme ad Amadeus, nel corso delle 5 serate televisive ci saranno, si legge in una nota della Rai, “volti che hanno costruito la storia del Festival, per un racconto che si intreccerà con quello di compagni di viaggio di Amadeus, sorprese e un DopoFestival che sarà costruito all’insegna dell’innovazione”.
La Rai ha accolto le richieste pervenute – dare maggiore spazio ai giovani e ulteriore visibilità agli autori delle canzoni, confermare l’assenza delle eliminazioni dalla competizione, dedicare la serata dei duetti a cover di brani non in gara – e
rilanciato con una serie di novità. In particolare, spiccano l’importanza che sarà data alla rinnovata RaiPlay per rendere il Festival un evento multipiattaforma e la proposta di intestare il Teatro Ariston a Domenico Modugno.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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