Achille Lauro è stato la vera rivelazione del festival di Sanremo 2020. Le sue non sono state semplici esibizioni ma vere e proprie perfomance artistiche, durante le quali il trapper ha portato sul palco dell'Ariston ogni volta un personaggio diverso, che per lui rappresenta la libertà.
Per l'ultima serata sul palco del festival di Sanremo, Achille Lauro ha deciso di vestire i panni di Elisabetta I, nota come regina vergine. "Elisabetta I Tudor, vergine sposa della patria, del popolo, dell'arte e difensore della libertà", così descrive quest'ultimo travestimento Achille Lauro sul suo profilo Instagram, allegando immagini del travestimento. Elisabetta I Tudor è da sempre un esempio di rettitudine e correttezza nella storia della monarchia inglese. Durante il suo regno, durato quasi 50 anni a cavallo tra il XVI e il XVII secolo, nel Regno Unito ci fu una grande fioritura artistica. In quest'epoca possiamo annoverare artisti del calibro di William Shakespeare e Francis Bacon.
Quello di Achille Lauro è stato un omaggio molto pop, caratterizzato da tre file di perle che hanno incorniciato il viso del cantante, sul cui capo svettava una vistosa parrucca. "Sono stato molto colpito dalla sua indipendenza di cui aveva fatto un vero e proprio baluardo. Mi è parso il personaggio più adatto per chiudere la serie di performance con cui, in queste sere, ho unito personaggi che in modi diversi mi hanno ispirato attraverso modalità altrettanto differenti di esprimere e vivere la libertà", ha dichiarato Achille Lauro, che di Elisabetta I Tudor apprezza la sua capacità di tenere testa agli uomini, ai quali non si è mai piegata. "È riuscita a fregarsene, a tener testa agli uomini con cui si confrontava: lo faceva anche attraverso il suo aspetto, indossando abiti larghi sulle spalle, per rendere la propria fisicità imponente quanto la propria personalità e per non essere mai inferiore ai propri interlocutori maschili", ha concluso Achille Lauro, che dal palco del Festival ha mandato di volta in volta messaggi di libertà universale, di rottura degli schemi e delle convenzioni sociali.
Elisabetta I Tudor è stato l'ultimo travestimento di Achille Lauro, che nella quarta serata del festival di Sanremo ha indossato i panni della Marchesa Luisa Casati Stampa, che a cavallo tra l'Ottocento e il Novecento ha ispirato i più grandi artisti dell'epoca come Filippo Tommaso Marinetti e Fortunato Depero. Nella serata dei duetti, il rapper è stato David Bowie/Ziggie Sturdust. Per il suo debutto sul palco dell'Ariston ha stupito tutti (s)vestendo i panni di San Francesco d'Assisi. Con la sua prima perfomance ha voluto rendere omaggio alla quinta delle ventotto scene di Giotto che raffigurano la vita di Francesco nella Basilica superiore di Assisi.
Immancabile, anche nell'ultima esibizione, l'interazione di Achille Lauro con Boss Doms, con il quale c'è stato anche il bacio.
Achille Lauro ha raggiunto il suo obiettivo: probabilmente non vincerà questo Festival, e non erano questi i suoi obiettivi, ma ha portato sul palco nazional popolare per eccellenza 4 perfomance artistiche inedite per la platea di riferimento.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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