Sanremo, quel coming out di Mahmood: "Ognuno deve dichiararsi quando meglio crede"

Mahmood con la sua vittoria accende i riflettori su di sé e sulla sua vita privata

Sanremo, quel coming out di Mahmood: "Ognuno deve dichiararsi quando meglio crede"

Mahmood è il vincitore della 69esima edizione del Festival di Sanremo e dietro di sé ha lasciato Ultimo e Il Volo. Neanche il rapper si aspettava questa vittoria, tanto che quando è stato fatto il suo nome era incredulo. E Ultimo non l'ha presa troppo bene, forse si aspettava qualcosa in più. Tanto che durante la conferenza stampa ha sbroccato: "Voi siete così perché avete una settimana di gloria - ha detto ai giornalisti - e mi attaccate gratuitamente. Ma io non ho bisogno di alcun velo, non mi sento ipocrita. Non sono incazzato, sono soltanto amereggiato perché io punto all’eccellenza e non alla normalità".

Ma ora andiamo a conoscere meglio Mahmood che ieri si è detto "un ragazzo italiano al cento per cento" nonostante sia figlio di madre sarda e papa egiziano. Il rapper è approdato sul palco dell'Ariston grazie alla vittoria della seconda serata di Sanremo Giovani 2018, aggiudicandosi il Premio della Critica. E nel 2016 aveva partecipato alla sezione Giovani del Festival di Sanremo con il brano Dimentica.

I social si sono scatenati con la sua vittoria. E come in tutte le situazioni, c'è chi tifa per lui e chi proprio non apprezza la sua canzone. Poi, sono arrivati anche gli insulti e le offese, ma purtroppo questo fa parte del gioco al massacro della rete. Ma andando a conoscere meglio Mahmood, si scopre che nel lontano 2 agosto del 2016 aveva rilasciato una lunga intervista al sito gay.it. Il rapper parlava della sua musica, della sua carriera e della sua vita privata. Ma fra le domande, ne spunta anche qualcuna riferita alla comunità Lgbt e alla condizione "dei gay in Egitto". E proprio qui, Mahmood aveva forse fatto il suo primo coming out. Forse.

"Apprezzo molto gli artisti che hanno avuto il coraggio di dichiararsi in pubblico, ma non giudico minimamente chi ancora non ha avuto la forza - diceva al sito gay.it -. Penso ognuno debba dichiararsi quando meglio crede. Quando pensa che sia il momento più opportuno. Come tutti. I gay in Egitto? A dire il vero qualsiasi disparità la vivo in maniera negativa e, in questo caso, ancor di più. Sono molto legato a quelle terre, pur non essendoci andato moltissime volte. Mi sento così impotente. Posso solo sperare che la situazione migliori, sia in Egitto che in tutti quei Paesi in cui vi è una disparità".

Questa intervista del 2016 aveva acceso i riflettori sul rapper che incalzato sul tema poco fa - solo il 1° febbraio scorso - spiegava a Vanityfair: "Ho fatto coming out? No, ho rilasciato un'intervista

a un sito gay oriented. Tutto qui. Dichiarare 'sono gay' non porta da nessuna parte, se non a far parlare di sé. Se continuiamo con questi distinguo, l’omosessualità non sarà mai percepita come una cosa normale, quale è".

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