Sea Watch, Morgan difende Salvini: "Non rompetegli i c..."

Tra i volti noti a commentare la vicenda della nave Sea Watch 3 c'è anche Morgan. Il cantante difende Matteo Salvini: "Lasciamolo lavorare. È stato eletto dal popolo, ha un mandato e segue la sua logica governativa"

Sea Watch, Morgan difende Salvini: "Non rompetegli i c..."

Continua a essere al centro dell'attenzione mediatica la vicenda della nave Sea Watch 3. Tra i volti noti che hanno voluto esprimere la propria opinione su quanto accaduto c'è anche Morgan. Il cantante - che di recente ha fatto parlare di sé per essere stato sfrattato dalla sua casa di Monza, a differenza del collega J-Ax - che ha difeso la capitana Carola Rackete - ad Adnkronos ha fatto capire di essere vicino alle posizioni di Matteo Salvini in materia di immigrazione. "Lasciamo lavorare Salvini. Un governo eredita una situazione, magari ha tante buone idee ma non è facile metterle in pratica. Per cui non rompiamo i coglioni a Salvini, lasciamolo lavorare. È stato eletto dal popolo, ha un mandato e segue la sua logica governativa", l'affondo dell'artista.

Che poi puntualizza: "Salvini in questo momento ha un compito molto gravoso. Non credo che lui volesse arrivare all'arresto di Carola. Non bisognerebbe arrivare a delle misure estreme. Bisogna trovare delle modalità che accontentino tutti a monte. Un ministro degli Interni si dovrebbe occupare di cose edificanti, non punitive", precisa Morgan. Per il quale la soluzione al problema migranti non può che passare da un'intesa intergovernativa tra gli Stati membri dell'Unione europea: "Le cose non nascono dal nulla: ci sono organizzazioni umanitarie, sociali e politiche che organizzano delle navi che vanno a raccogliere in mezzo al mare persone su delle barchette. Perché tutti i governi europei non parlano con queste organizzazioni umanitarie? Perché non capiscono che bisogna evitare disastri organizzando le cose prima che accada il peggio? Bisogna lavorare sulle cause, non sui sintomi!", la raccomandazione del cantante.

Il quale alla fine fa un parallelo tra la sua storia e quella di chi scappa dalla propria terra perché senza un tetto sotto il quale vivere: "Ci sono della popolazioni sul pianeta terra che come me sono dei 'senzatetto' e cercano di trovare un luogo dove possono avere amici.

La natura umana li porta a pensare che l'uomo debba essere per forza salvato. Per l'essere umano è normale pensare a un gesto di solidarietà e di comprensione. L'umanità ha bisogno di soccorso", il compromesso invocato dall'ex membro dei Bluvertigo.

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