Sergio Castellitto sul caso molestie: "Poca solidarietà dalle donne"

Sergio Castellitto si schiera a favore del movimento #MeToo, pretendendo verità e giustizia, tuttavia lamenta poca solidarietà da parte del mondo femminile italiano

Sergio Castellitto sul caso molestie: "Poca solidarietà dalle donne"

Sergio Castellitto rilascia una lunga e accorata intervista per il numero di aprile di GQ Italia. Più che la promozione per la docufiction del "Il Professore", in onda l'8 maggio su Rai 1 in occasione del quarantennale del ritrovamento del cadavere di Aldo Moro, o per l'arrivo al cinema del film "Il Tuttofare", il suo è stato un forte sfogo dove ha rivendicato una posizione precisa contro le molestie sessuali. Il riferimento è allo scandalo che ha investito il mondo del cinema e dello spettacolo, che ha visto nascere e crescere un movimento femminile mondiale in difesa delle vittime di queste terribili violenze.

L'attore riconferma il suo marcato sostegno e si dissocia da chi pensa che il mondo del cinema sia contaminato da figure negative: per questo tiene a rivendicare il ruolo di chi ha sempre agito correttamente e in modo onesto. Puntando il dito contro quegli uomini che usano la molestia e la predatorietà come arma di potere e che, con le loro azioni pericolose, diventano "testimonial di una visione del mondo che sta per passare: ma sì, ma certo, ma è ovvio, è sempre successo, fanno tutti così. Bisogna rispondere: no, no, no. Non siamo tutti così, io non sono così, tanti non sono così. I molestatori sono semplicemente m*rde umane, e va detto: tu sei una m*rda umana e io non lo sono. Bisogna schierarsi, dire da che parte si sta, e da che parte bisogna stare? Semplice: dalla parte delle vittime. Si sta dalla parte delle donne. Come direbbe Totò: a prescindere. Io sto dalla parte di Asia Argento".

Parole precise, dense di significato, dove Sergio Castellitto ha voluto anche sottolineare l'atteggiamento nebuloso delle artiste italiane, che si sono dimostrate poco solidali nei confronti di ha avuto il coraggio di denunciare. "Diciamo che in Italia, unico Paese, gran parte del gotha delle artiste è stato molto ambiguo e questo la dice lunga sul fatto che da noi quello della gestione maschile del potere è un tema molto più grave che altrove. L'ambiente fa quadrato. La reazione dei maschi non mi stupisce: mi ha stupito nelle artiste questo essere d'accordo sulle parole d'ordine da usare per circoscrivere lo scandalo".

L'attore e regista si schiera dalla parte delle donne che cercano e chiedono la verità, per questo appare critico nei confronti della lettera firmata dalle attrici di Dissenso Comune. Uno scritto, a suo dire, troppo generico che non sembra voler scavare nel profondo alla ricerca di risposte, ma una protesta che non ha smosso molte reazioni.

A differenza di Asia Argento che, come sostiente lo stesso Castellitto, ci ha messo la faccia e ha ricevuto in cambio critiche, reazioni rabbiose, commenti sommari di circostanza e banali. Un mancato sostegno, in particolare da tutto il mondo femminile, che ferisce e addolora.

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