«Sono stato scoperto per caso da un grande designer»

Giovanni Terzi

Carlo Colombo si colloca nel panorama internazionale tra i più importanti architetti e designer italiani. La sua carriera si caratterizza per le collaborazioni con i più noti marchi del design Made in Italy, che annoverano, tra gli altri, prestigiosi nomi quali Antonio Lupi, Cappellini, Franke, Bentley Home, Flexform, Trussardi Casa, Poliform, Bugatti Home.

Architetto Colombo un episodio OFF della sua vita?

«Ricordo quando avevo 23 anni e studiavo Design al Politecnico di Milano. In quell'occasione un grande talent scout vide dei disegni di un mio progetto e volle metterlo in produzione. Da quel momento entrai, quasi per caso, nel mondo della creatività e dell'industria; fu la svolta della mia vita».

Milano, la sua città come è oggi ?

«Milano è una città carica di energia dove la qualità del progetto è molto alta, e anche questi ultimi interventi urbani lo dimostrano. È una città attraente a cui devo molto e mi piace ricordare la mia mostra in Triennale nel 2016. Unica pecca, comune a molte città italiane, la sicurezza che spesso lascia a desiderare».

E l'Italia ?

«L'italia è bellezza e creatività. Quando giro il mondo e dico che sono un architetto italiano determino attenzione e rispetto immediato. È la patria delle bellezze naturali ed artisctiche ma anche del design, della moda, del cibo; insomma l'Italia è un paese meraviglioso».

Lei è stato nominato una delle cento eccellenze professionali italiane.

«È stata una grande soddisfazione che è avvenuta dopo aver vinto nel 2004 il titolo di Designer dell'anno».

Cosa significa per lei fare l'architetto oggi ?

«Significa, come diceva Giò Ponti, progettare dal cucchiaio alla città, ponendo attenzione alla storia del paese dove progetti ed al suo contesto. Questo vale per il design ma anche per l'architettura, per questo assieme al mio amico e collega Paolo Colombo ho fondato lo studio A++ che si occupa in maniera integrata di tutto il processo progettuale».

Progettate e costruite in tutto il mondo ?

«Sì da Miami a Dubai a Teheran ma mi creda, pur essendo tutti paesi in grande crescita e con una grande energia, è impossibile battere l'Italia ed il made in Italy».

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