"Sotto il sole di Riccione", un "Sapore di Mare" ai tempi di Netflix

Tipica commedia balneare spensierata e leggera con protagonisti gli amori adolescenziali. Intrattiene onorando gli stereotipi del suo genere ma non ha certo la stoffa del cult

"Sotto il sole di Riccione", un "Sapore di Mare" ai tempi di Netflix

E' disponibile su Netflix "Sotto il sole di Riccione", film ideato e scritto da Enrico Vanzina, nel ricordo del fratello, Carlo.

A quasi quarant'anni da "Sapore di Mare", commedia che segnò un'epoca e non conosce oblio, nasce un prodotto commerciale che sembra rendergli omaggio in tutto e provare a esserne una sorta di aggiornamento.

Ci sono cose immutabili, del resto, quando si parla d'estate al mare. Le amicizie e le cotte, o storie d'amore che siano, hanno per corredo non solo i famosi baci a labbra salate della canzone ma certezze senza tempo come il gioco della bottiglia, i racchettoni, il falò sulla spiaggia, il giro in risciò. Certo, con gli anni si aggiungono piccoli rituali legati alla modernità: nel processo di corteggiamento entrano oggi in scena selfie e app di dating, pronte a fornire occasioni, creare gelosie e complicare rapporti preesistenti.

Queste sono esattamente le situazioni che vanno in scena in "Sotto il sole di Riccione", esordio cinematografico degli Younuts!, coppia di film-maker musicali composta da Niccolò Celaia e Antonio Usbergo (già autori di videoclip di Mengoni, Jovanotti, Antonacci, Nannini, e TheGiornalisti).

Siamo a Riccione. Ciro (Cristiano Caccamo) viene dal sud per un provino da cantante e finisce per trovare impiego come bagnino. Marco (Saul Nanni), torna ogni estate con la speranza di dichiararsi finalmente a Guenda (Fotinì Peluso), Vincenzo (Lorenzo Zurzolo) è un ragazzo non vedente con madre apprensiva al seguito (Isabella Ferrari) dalla quale si affranca grazie all'incontro con Furio (Davide Calgaro) e il suo numeroso gruppo di amici. Tutto è pronto perché sia un'estate indimenticabile.

Nella comitiva di ventenni ci sono coppie in crisi e altre appena nate, le cui vicende sono prevedibili fin dall’inizio. Eppure, nonostante tutto suoni già visto e già sentito, "Sotto il sole di Riccione" scorre leggero e piacevole, intrattenendo in maniera semplice ma non per questo superficiale.

A non liquidarlo come uno dei tanti teen movie concorre la presenza di tre figure adulte (Isabella Ferrari, Andrea Roncato e Luca Ward). I loro personaggi sono alle prese con i sentimenti tanto quanto i ragazzi ma, a differenza di quelli, per cui tutto è dolore o gioia in maniera netta, la loro esperienza di vita li porta a convivere con un miscuglio di speranza e malinconia. In questo senso "Sotto il sole di Riccione" sottolinea una certezza: il cuore non invecchia.

La presenza di Isabella Ferrari, già Selvaggia in "Sapore di Mare", è un po' la chiusura del cerchio, il passaggio di consegne generazionale. Anche quella di Andrea Roncato, protagonista in passato dei titoli più scanzonati della cinematografia di riviera (tipo "Rimini Rimini"), appare significativa. Il suo ex bagnino è un latin lover in disarmo che si pavoneggia ancora come teorico dell' "acchiappo", ma si trova nella stagione in cui affiorano i rimpianti: i collezionisti di donne sono spesso soltanto uomini ciechi di fronte a quella giusta.

L'amore puro perché libero da canoni estetici è legato invece al personaggio del ragazzo non vedente, auguriamoci che le nuove generazioni ci riflettano un minimo.

Tra tornei di beach volley e notti in discoteca, a fare da amplificatore alle emozioni ci sono, oltre a quello del titolo, numerosi altri brani di Tommaso Paradiso, artista presente in un cameo nel concerto di chiusura estate del film,

compagine che farà da detonatore all'inevitabile lieto-fine.

"Sotto il sole di Riccione" appaga con pochi collaudati ingredienti una voglia di leggerezza che, dopo le recenti traversie collettive, appare ancora più lecita.

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