Una spiaggia riservata alle donne così le islamiche possono nuotare

Francavilla, il sindaco progetta lidi separati: «È un segno di tolleranza»

Teodora Poeta

da Francavilla (Chieti)

Erano gli anni Sessanta quando si cantava Stessa spiaggia, stesso mare. Anni in cui i giovani di allora non avrebbero mai pensato che sarebbe arrivato il momento di cambiare spiaggia in base al sesso. Immaginate un muro che divide la spiaggia libera in due comunità diverse: da una parte gli uomini, dall’altra parte le donne. Come nelle scuole di una volta, quando non era opportuno mischiare i due sessi. Ma qui le motivazioni sono un po’ diverse e hanno a che fare con la deriva culturale del «politicamente corretto». Le spiagge separate sono un omaggio, un segno di tolleranza, alla fede islamica. A religioni e culture diverse e distanti. I più maligni parlano, però, di una mossa di marketing alla buona. Parlate di Francavilla, qualcuno arriverà.
Dopo l’esperienza storica e ben riuscita del «bagno comunale alla Lanterna» di Trieste, composto da due zone distinte e separate, una per le donne e i bambini sino ai 12 anni di età, l’altra per gli uomini, questa volta è Roberto Angelucci, sindaco di Francavilla al Mare, località turistica in provincia di Chieti, a lanciare con un anno di anticipo sui tempi la proposta di separare in spiaggia gli uomini dalle donne. Angelucci, infatti, intende inserire nel nuovo piano demaniale lidi rosa ed azzurri rendendoli ben distinti. Nessuna mescolanza insomma, «per motivi religiosi». «Viviamo in una società multirazziale - ha dichiarato - ed anche Francavilla si sta adeguando alla tendenza. Tutto questo, quindi, implica la presenza di persone con culture e religioni diverse. Ed è proprio nel rispetto delle altre culture e religioni che ritengo opportuno prevedere nel nuovo piano spiaggia 2007 un tratto di arenile riservato esclusivamente alle donne ed un altro agli uomini». L’obiettivo del sindaco è chiaro: lidi separati per rendere più confortevole la vacanza ai turisti e residenti di altre religioni.
Scettico e alquanto contrariato in merito alla proposta del primo cittadino è, invece, il vicesindaco Giuseppe Pellegrini. «Anche le religioni hanno una loro evoluzione - ha commentato - e non credo che le donne possano essere discriminate in questo modo». I lidi per sole donne e quelli per soli uomini verranno realizzati nei tratti di spiaggia libera, gestiti direttamente dal Comune di Francavilla. In realtà, i criteri per realizzare l’idea lanciata dal sindaco devono ancora essere studiati. Ma, nel caso in cui la proposta diventasse realtà, si potrebbe erigere un muro divisorio in spiaggia. Come era stato fatto a Trieste dove, per estendere la divisione anche in mare, era stata sistemata una rete in acqua.
Nel frattempo Angelucci, che da sempre si contraddistingue per i singolari provvedimenti adottati e le proposte che sollevano accese discussioni, sta rilanciando un suo vecchio pallino. Nel 2004 dopo ripetuti atti vandalici, attribuiti ad una gang di ragazzi terribili, Angelucci adottò un’ordinanza che, anche in questo caso, sollevò una grossa discussione in città: il coprifuoco, dalle 22, per i minorenni.
Le spiagge separate sono per il sindaco un esempio di una cultura tollerante, che guarda anche alle ragioni degli altri. Nella sua maggioranza, però, c’è che ritiene tutto questo un modo per abdicare ai valori dell’Occidente senza, peraltro, eliminare discriminazione ben più profonde che esistono nella società italiana. La tolleranza non si ottiene costruendo un muro sul bagnasciuga.

C’è anche chi, nelle piazze e nei bar della città, affronta la questione in modo più goliardico. Nella prossima stagione estiva a Francavilla si potrà almeno, e tranquillamente, esibire in spiaggia, cellulite e seni cadenti. I maschi non guarderanno.

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