Spoleto per tre giorni diventa un «wine-bar» a cielo aperto

Dal 3 al 5 giugno la città umbra ospita la settima edizione di «Vini nel mondo», che quest'anno apre anche a 25 «buyers» di tutto il mondo. Evento clou il 4 giugno la «notte bianca del vino». Il ministro delle Politiche agricole Romano: «Un modello di comunicazione»

Torna «Vini nel mondo», la rassegna enoica più importante dell'Italia centrale, che si svolgerà per la settima volta a Spoleto dal 3 al 5 giugno. La cittadina umbra si trasformerà per tre giorni in un'enoteca a cielo aperto, con in più un succoso antipasto il 2 giugno, con degustazioni guidate e una cena di gala nella Rocca albornoziana con 150 personalità del mondo della politica, della cultura e del giornalismo ospiti per celebrare altrettanti anni dell'unità d'Italia.
La ressegna è stata presentata questa mattina a Roma alla presenza del ministro delle Politiche agricole Francesco Saverio Romano, che ha sottolineato come «"Vini nel mondo" rappresenti un modello di comunicazione del vino da sostenere poiché unisce la valorizzazione del territorio, la selezione delle aziende vitivinicole d'eccellenza provenienti da tutta Italia e un patrimonio storico culturale come quello di Spoleto che proiettano in alto l'immagine del nostro Paese nel mondo». Particolarmente vincente secondo il ministro la notte bianca del vino che si celebrerà sabato 4 giugno, con musica per le strade e locali pubblici aperti fino al mattino: «Il coinvolgimento dei giovani attraverso la Notte Bianca appare vincente nel coniugare il bere consapevole con le attrazioni artistiche e musicali previste». Il vino secondo Romano «merita di avere il giusto riconoscimento per la qualità che esprime e di essere costantemente rappresentato come ambasciatore del made in Italy». Il ministro ha quindi garantito il suo impegno nel «porre il ministero al centro di un coordinamento sempre crescente delle risorse da impiegare in comunicazione in Italia e all'estero».
Un concetto che è stato ribadito anche dal presidente di Vini nel Mondo Alessandro Casali: «Il vero petrolio dell'Italia, insieme con la moda e il design, è il turismo e in particolare l'enoturismo. Tuttavia nel nostro Paese serve una cabina di regia tra i ministeri del Turismo, delle Politiche agricole e dello Sviluppo economico per affrontare il problema della contraffazione, che interessa il 90 per cento dei prodotti con nomi italiani venduti nel mondo».
Tra i vari eventi in programma a Spoleto, il 3 giugno la sfida tra vini africani e italiani attraverso una degustazione guidata da Alessandro Scorsone e il seminario sul progetto di Antonio di Gruttola sul recupero dei vitigni storici del sud e dei vecchi vigneti. Il 4 si partirà con Marco Sabellico del Gambero Rosso in un viaggio attraverso i territori degli spumanti italiani. I Bianchi saranno protagonisti il 5 con la degustazione di due campani come il Fiano di Vadiaperti e Grecomusc di Contrade di Taurasi. E poi la degustazione guidate da Alessandro Scorsone e Jacopo Cossater dell'enfant du pays Trebbiano spoletino, che di recente ha avuto il riconoscimento della dop. A chiudere un altro bianco umbro, il Calcaia, con sei annate della Muffa nobile orvietana.
Altra grande novità, per la prima volta Vini nel mondo diventa anche un'opportunità commerciale.

Saranno 25 i buyers provenienti dalla Russia, Svizzera, Inghilterra, Germania, Stati Uniti, Brasile e Lettonia. «La manifestazione - spiega il patron Casali - dà un segnale importante a tutti i produttori». Programma completo e informazioni su www.vininelmondo.org.

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