Signora tradita. Tevez sceglie il ritorno al Boca, Vidal beve troppo e va a sbattere

L'argentino saluta tutti e va al Boca Juniors: per lui 50 gol in due anni. Il cileno dopo una "notte brava" esce fuori strada con la sua Ferrari

Signora tradita. Tevez sceglie il ritorno al Boca, Vidal beve troppo e va a sbattere

Torino - Era il 17, ieri. Non venerdì, ma pur sempre il 17. Numero che alla Juventus non ha portato bene. Con un paio di notizie - più un'accusa di plagio, da parte della società spagnola di Badajoz, sulla campagna abbonamenti che la società bianconera e Italian Indipendent (Lapo Elkann) hanno ufficialmente respinto - che hanno fatto sobbalzare sulla sedia Agnelli, Marotta e migliaia di tifosi.

La prima, non in ordine cronologico ma in quanto a sostanza: Carlos Tevez ha deciso di lasciare Torino e di tornare al Boca Juniors con un anno di anticipo rispetto alla scadenza del contratto. La classica "scelta di cuore" che si temeva, volendo l'Apache rivestire la maglia della squadra che quattordici anni fa lo aveva lanciato nel calcio dei grandi. Tevez lascerà la Signora dopo avere vinto due scudetti, una coppa Italia e una Supercoppa, avendo segnato 50 reti in 96 partite e indossato per primo il numero 10 lasciato libero da Del Piero: da decidere ancora quanti soldi entreranno nelle casse bianconere, ma Marotta aveva promesso un trattamento di favore agli argentini e così sarà, a patto che la sua partenza non generi una clamorosa minusvalenza. Tenuto conto che al 30 giugno scorso il cartellino dell'Apache aveva a bilancio un “valore di carico residuo” di quasi 11 milioni, si tratterà sulla base di 5-6. Quanto al suo sostituto, il sogno sarebbe uno tra Cavani e Higuain: la realtà però, senza dimenticare l'arrivo di Dybala e Zaza (Berardi dovrebbe restare ancora al Sassuolo), porta al momento a Mario Mandzukic, 29enne croato in uscita dall'Atletico Madrid che con la maglia del Bayern Monaco fece male eccome alla squadra allora allenata da Conte. Gran lottatore e buon senso del gol (20 in 43 presenze nell'attuale stagione; 26 in 46 all'ultimo capitolo con i bavaresi), è atteso da un contratto di quattro anni a 3,5 milioni a stagione. Resta da capire quanto costerà il suo cartellino: la Juve non vorrebbe andare oltre i 22-23 milioni, gli spagnoli ne chiedono una trentina.

Per uno che se ne andrà certamente da Torino, un altro che la Juve potrebbe invece decidere di far partire perché stufa di certi colpi di testa. Vidal ne ha infatti combinata un'altra delle sue - stavolta in quel di Santiago - distruggendo una Ferrari nel cuore della notte dopo avere passato qualche ora al casinò, finendo in ospedale in compagnia della moglie e poi in caserma, fermato dalla polizia perché il tasso di alcol nel sangue superava i livelli consentiti (1,2 grammi per litro contro 0,8). Re Artù rientrava dopo il giorno libero nel ritiro della nazionale cilena, di scena in questi giorni in Coppa America (per lui, tra l'altro, tre reti in due partite): i successivi immancabili tweet hanno rassicurato tutti circa la sua salute, ma intanto il Tribunale di Garanzia di San Bernardo ha deciso per il ritiro della patente e l'obbligo di firma mensile presso il Consolato cileno di Milano. «Arrestatemi, ma così rovinerete tutto il Cile», avrebbe detto Vidal agli agenti al momento del fermo. E' poi comunque andata meglio del temuto, al punto che il ct cileno Sampaoli non lo ha nemmeno escluso dalla Roja: «Per noi è un giocatore molto importante. Ha fatto un errore, però non così determinante da escluderlo». Il problema è che marachelle del genere si sono già verificate in passato sia con la nazionale (almeno due volte) che con la Juve: lo scorso ottobre, per esempio, Allegri lo aveva spedito in panchina contro la Roma perché un paio di giorni prima il cileno aveva trascorso una notte brava in discoteca, litigando per strada alle 5 del mattino e arrivando in ritardo all'allenamento.

Tipino da prendere con le molle, insomma, che a bilancio pesa ormai per meno di 5 milioni e che la Signora già la scorsa estate aveva pensato di cedere salvo non trovare l'acquirente giusto a causa di un ginocchio ballerino. Adesso, si vedrà.

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