Incantato dal cuore di Alberto Bettiol, questo ragazzo che avevo conosciuto nel 2019 ammirandolo sulle strade del Giro delle Fiandre, vinto da autentico campione. Mi ero detto: ecco il nuovo Michele Bartoli. Ecco un cacciatore di classiche degno di Moreno Argentin. Ecco un piccolo grande “leone delle Fiandre” modello Fiorenzo Magni, che di classiche dei muri ne vinse tre consecutive. Insomma, ci avevo fatto la bocca. Ero pronto e certo di godere di prestazioni di livello, perché un Fiandre non si vince mai per caso. Invece… Invece il ragazzo toscano si è un po’ perso e io francamente me ne ero anche dimenticato. Peccato – pensavo da tra me e me – perché oltre alle gambe mi sembrava possedesse testa e favella. Ieri me lo ritrovo lì, nel gruppo di testa, quando poi parte all’inseguimento di Cavagna e lo sfianca sul mangiaebevi dell’Oltrepò Pavese, con un’azione da campione.
E poi la sua gioia, i suoi gesti, le sue dita che indicano il cielo, la sua dedica al procuratore che per lui «era un secondo padre». Ragazzi del nostro tempo che conservano i valori eterni e soprattutto conservano il cuore, la memoria. Bello.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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