Giorgio Minisini e Lucrezia Ruggiero concedono il bis ai Mondiali di nuoto sincronizzato di Budapest. Dopo l'oro conquistato nel duo misto tecnico, la coppia azzurra si ripete nel libero con 90.9667 punti (27.2 per l'esecuzione, 36.6667 d'impressione artistica, 27.1 per la difficoltà): è il primo successo iridato nella storia azzurra in questa specialità, dove al massimo l'Italia era stata d'argento con Minisini e Mariangela Perrupato nel 2017 e Minisini e Manila Flamini nel 2019.
Alle spalle degli azzurri si piazzano i fratelli giapponesi Tomoka e Yotaro Sato, già d'argento nel tecnico, con 89.7333 punti (26.8 per l'esecuzione, 36.1333 d'impressione artistica e 26.8 per la difficoltà); si confermano terzi dopo il tecnico i cinesi Shi Haoyu e Zhang Yijao, con 88.400 punti (26.7+35.2+26.5), quinti nel 2019 a Gwangju.
La coppia italiana ha utilizzato un brano dai Maneskin, la rock band italiana attualmente più famosa al mondo, che ha riproposto Beggin, singolo dei Four Seasons del 1967, al quale il gruppo musicale romano ha dato una veste nuova. La musica dei Maneskin è stata scelta per mostrare anche il volto attuale dell'Italia, giovane e innovativa, di cui i nostri nuotatori sono i migliori rappresentanti. La coreografia è di Anastasia Ermakova, la quattro volte campionessa olimpica che dal 2011 collabora con l'Italia mentre la direttrice tecnica Patrizia Giallombardo è anche allenatrice di Giorgio e Lucrezia.
Le prime parole
"Siamo molto contenti per tanti motivi - spiega Giorgio Minisini - Contenti di aver finalmente sfondato il muro dei novanta che è ciò a cui ambivamo in questa gara e che deve essere la nostra confort zone, il luogo in cui muoverci e il punto di partenza. Siamo contenti di come abbiamo nuotato, sappiamo che possiamo migliorare la nostra performance in finale e adesso vedremo i video e studieremo tutte le cose che possiamo fare da qui a domani".
"Questo esercizio libero è un pò più divertente - spiega Lucrezia - Per il tecnico abbiamo scelto una musica più classica, invece nel libero abbiamo pensato ad una più coinvolgente anche per chi sta fuori. Partiamo subito con le difficoltà di gambe e braccia per cercare il coinvolgimento con il pubblico".
"La squadra è la nostra forza e noi siamo la loro - concludono in coro - È una sinergia che aiuta tutti noi a superare dieci giorni di gare che non sono facili. Per quanto ci riguarda, anche in questi ultimi tre giorni che non abbiamo gareggiato, comunque supportare loro ci ha sempre fatti sentire nel vivo della competizione".
Adesso manca solo l’Olimpiade.
La specialità non esiste ancora nel programma a Cinque Cerchi, Giorgio ovviamente ci terrebbe tantissimo,"si sta lavorando per Los Angeles 2028. Per Parigi non si fa in tempo ma sarebbe importante fare un evento dimostrativo per iniziare a parlare".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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