Gli arbitri si sono meritati la protesta civile del Settebello

Gli azzurri danno le spalle ai direttori di gara, poi giocano in 6 per 4'. Ma Malagò: «Reazione non condivisibile...»

Gli arbitri si sono meritati la protesta civile del Settebello
00:00 00:00

Se la sono meritata: gli arbitri. Si sono meritati di vedere la schiena dei ragazzi del Settebello durante l'esecuzione degli inni prima di Italia- Spagna. Partita che poi gli azzurri hanno perso (11-9). Sono stati perfino educati, i nostri: lo sport ci ha educato a vedere anche di peggio. Ma il peggio ormai, e un po' troppo spesso, arriva dagli arbitri, ovvero dagli uomini che hanno potere di gestire una sfida. Fuori dagli sport di tempi e misure, son troppi i pasticci ed anche gli errori smaccatamente di parte. Vero che gli italiani si lamentano sempre e troppo, ma è anche vero che ogni tanto serve una protesta civile, al di là delle solite sviolinate sullo sport che educa e sul fatto che bisogna accettare il risultato. Poesia.

La schiena volta del Settebello, eppoi i primi quattro minuti di partita giocati in sei per accentuare la protesta, hanno riportato al match precedente con l'Ungheria: annullato un gol a Francesco Condemi, quello del 3-3, con tanto di fallo al passivo ed espulsione per quattro minuti. Tutto questo ha portato il match ad un finale favorevole agli ungheresi. Gli italiani, e non solo, avevano giudicato insopportabile un giudizio così avariato. Non sono serviti i ricorsi. Partita persa, e saluti al giro medaglie. E, allora ieri, con l'applauso del pubblico dell'Arena La Defense per Condemi e con avversari pronti a recepire il messaggio, ecco il surreale inizio partita: una squadra in vasca con 6 uomini e solo 12 a referto, l'altra in 7 ma giocando come fosse in souplesse. Quattro minuti di tal spettacolo, tanti quanti l'espulsione di Condemi nella partita precedente...

Gli spagnoli hanno atteso, poi è stata sfida vera. Da loro una lezione di sport e sportività. Mentre dai dirigenti internazionali è arrivato il ritardato contentino. Il management committee della World Aquatic (la federazione internazionale) in un report ha parlato di «partita falsata» dalle decisioni arbitrali. Insomma smentiti arbitri, delegati e Var. Dice il documento: «Non c'è stato intento malevolo nell'atto di tirare la palla da parte del sig. Condemi, la cui mano ha colpito il volto dell'avversario». Quindi nessuna sospensione. Commissione composta da un portoghese, un olandese ed un sudcoreano, e ciascuno farà le sue interpretazioni di influenza politica. Mentre puzza di bruciato l'inflessibilità nel respingere i ricorsi da parte dei giudici della federazione internazionale e del Tas. Secondo alcune interpretazioni, c'è di mezzo il difficile rapporto con Paolo Barelli, presidente della Federnuoto. E il presidente del Coni, Giovanni Malagò entra deciso: «Protesta non condivisibile così come alcune decisioni arbitrali. Lo dico da uomo delle istituzioni e da membro del Cio.

Dopo di che ricordo e aggiungo che il Coni, insieme alla Federnuoto, ha difeso il Settebello fino al Tas. Sono dispiaciuto di questa reazione che comunque resta contraria allo spirito olimpico».

Meglio girare la schiena e ricominciare. Appuntamento fra quattro anni.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica