Arrestato il presidente della Reggina: l'accusa è di autoriciclaggio

La guardia di finanza ha eseguito l'ordine di custodia cautelare del gip di Roma: la Reggina non è tra le società coinvolte nell'indagine

Foto d'archivio
Foto d'archivio

A seguito di un'inchiesta condotta dalla procura di Roma, il presidente della Reggina Luca Gallo è stato arrestato e posto agli arresti domiciliari con l'accusa di autoriciclaggio e omesso versamento delle imposte. La guardia di finanza ha anche eseguito un decreto di sequestro preventivo di beni per un valore di oltre 11 milioni di euro e quote sociali di 17 società. La misura di detenzione cautelare è stata emessa per impedire la reiterazione del reato.

Le indagini sono state sviluppate dai finanzieri del nucleo di polizia economico-finanziaria su delega della procura della Repubblica di Roma. Al centro dell'attenzione degli inquirenti sono finiti i flussi finanziari tra le numerose società facenti capo a Gallo, il cui core business è rappresentato dalla somministrazione di manodopera. L'imprenditore, infatti, opera in particolare nel settore della fornitura e gestione di personale messo a disposizione di imprese terze, dislocate su tutto il territorio nazionale e operanti nei più svariati ambiti, dalla ristorazione ai servizi alberghieri, dalla pulizia alle attività di logistica e facchinaggio. Sono circa 1700 i dipendenti che, a diverso livello, fanno capo a Luca Gallo.

Nel 2012, Gallo era già stato destinatario di un decreto di sequestro preventivo di beni emesso dal gip di Roma per quasi 7 milioni di euro. Le indagini non si sono fermate e dai successivi accertamenti sono stati acquisiti gravi elementi indiziari in ordine al sistematico "reimpiego" di cospicue somme, riconducibili all'omesso versamento dell'IVA per acquisire il controllo e la gestione della Reggina, di cui lo stesso soggetto indagato riveste la carica di presidente. La guardia di finanza sottolinea che la società calcistica non è oggetto della misura cautelare emessa dall'Autorità Giudiziaria.

Le altre società che fanno capo a Luca Gallo continueranno a operare regolarmente,

perché per la gestione delle società sottoposte a vincolo reale, tuttora operative, e dei correlati flussi economici è stato nominato dal Giudice per le indagini preliminari un amministratore giudiziario.

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