Pau è la porta sui Pirenei, ma è anche terreno di conquista di Jesper Philipsen, che ieri nella 13ª tappa del Tour, da Agen a Pau appunto, 163 chilometri di corsa, ha centrato il suo secondo successo in questa Grande Boucle e l'ottavo complessivo sulle strade di Francia. Alle spalle di Philipsen, in una volata condizionata da una brutta caduta nel finale (tra i coinvolti, Arnaud Demare, ndc), si è piazzato il connazionale Wout Van Aert (Visma), poi Ackermann, Girmay e Arndt. Tadej Pogacar, che è rimasto in maglia gialla, ha concluso al nono posto dopo aver rischiato parecchio nel finale.
Pau è la porta sul Tour, spalancata sul Tourmalet, che i corridori saranno chiamati a scalare oggi. Da Pau a Saint-Lary-Soulan Pla d'Adet, 152 km con un arrivo in quota impegnativo (il primo in assoluto di questa edizione) e tra le montagne da scalare ci sarà come detto il leggendario Tourmalet. Domani ancora Pirenei con l'arrivo in salita a Plateau de Beille che nel '98 fu domato da Marco Pantani. Tutto è pronto per la sfida. Oggi comincia un altro Tour e per lo sloveno può essere l'inizio della fine.
Il Massiccio Centrale ci ha lasciato bruttissime sensazioni, la convinzione nemmeno inedita che Jonas Vingegaard in salita abbia tutt'altro passo. Vorremmo un Taddeo più riflessivo e meno impulsivo, ma non sarebbe Taddeo, non sarebbe quel fuoriclasse che è, ma è altrettanto vero che è giunto il momento di imparare dagli errori fatti e se sei portato a fare la corsa per poi preparare il terreno al tuo avversario, qualcosa nella tua metrica devi pur cercar di cambiare. Non puoi ostinarti a fare ciò che hai sempre fatto, ciò che Jonas vuole da te. Devi cominciare a pensare che questo Tour è perso e che la maglia gialla è già sulle spalle del danese e devi provare a lasciargli il peso della corsa. Non è nelle tue corde? Non ti piace correre in questo modo? Allora Vingegaard andrà ancora una volta a nozze, con tanti ringraziamenti.
Se ne vanno mesti e lividi due protagonisti di questa Grande Boucle: Primoz Roglic, che ieri non è partito a causa delle conseguenze della brutta caduta di giovedì e Juan Ayuso, compagno di squadra di Pogacar, alle prese con il Covid.
Taddeo è sempre in maglia gialla con 1'06 di vantaggio su Remco Evenepoel e 1'14 su Jonas Vingegaard. Il nostro Giulio Ciccone ha guadagnato due posizioni e adesso è ottavo: il 29enne abruzzese della Lidl-Trek ha 7'36 di ritardo dallo sloveno, ma da oggi anche per lui incomincia tutto un altro Tour.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.