Bargnani & Belinelli a stelle e strisce assist, punti e applausi

New York Andrea Bargnani e Marco Belinelli stelle italiane nella notte Nba. Alla Philips Arena di Atlanta i Knicks battono gli Hawks 95-91 e uno dei protagonisti è il «Mago» che gioca 30 minuti e mette a referto 20 punti, 11 rimbalzi e 2 assist. Gli Spurs vincono agevolmente anche grazie al contributo di Marco Belinelli, sempre più a suo agio nella nuova squadra: gioca 23 minuti e mette a referto 10 punti, ben 8 rimbalzi e 5 assist. Belinelli è sicuramente l'italiano che sta meglio di tutti nel campionato Nba. Almeno pensando al primissimo giro di boa dopo appena due settimane di campionato, almeno a pensare al faccia a faccia vinto facile contro i New York Knicks che ha messo a nudo tutti i limiti della nuova squadra di Andrea Bargnani: «Sono contento del nuovo ruolo che mi hanno dato in questa squadra - attacca l'ex fortitudino - si tratta di una delle migliori pretendenti al titolo, un'opportunità unica se si pensa alle mie precedenti stagioni. Certo, ho tutto da dimostrare ma a differenza del passato, il segreto per ben riuscire in questo gruppo è di ascoltare, imparare bene cosa pretendono dal tuo ruolo e eseguire». Una squadra, quella dei San Antonio Spurs che ha giocato sicuramente una delle pallacanestro più belle in circolazione. Un sistema diabolicamente messo in atto da coach Greg Popovich. «Ammetto che me le sono sentite più di una volta - ha aggiunto Belinelli - in questo sistema è assolutamente proibito uscire dalle righe. La prima partenza in quintetto base? Non me l'aspettavo ma è un segnale forte che loro credono in me quanto io credo in loro. Sono davvero contento».
Qui Bargnani. Il romano, fischiato durante le prime apparizioni stagionali, sta cominciando ad ingranare e i Knicks, alle prese con la partenza più lenta degli ultimi anni, ringraziano. «Solo noi abbiamo il potere di aggiustare cosa non funziona e ripartire più forti. Io devo ammettere che sono felice per l'opportunità che mi è stata data. Ora gioco in un gruppo che aspira a vincere l'anello, quindi le cose sono diverse rispetto a Toronto. Certo, siamo ancora alle fase iniziali dal campionato e i risultati negativi ci stanno mettendo alla prova, ma sin dal primo allenamento, coach Mike Woodson ci ha messo in testa l'idea di giocare assieme senza per forza creare delle vere e proprie gerarchie offensive. Io mi sono messo completamente a disposizione e cerco di dare il massimo. New York? Città fantastica, non che Toronto non andasse bene, ma qui ti senti al centro della scena».
Gli altri. Ancora al palo Danilo Gallinari che sta ultimando la terapia dopo il brutto infortunio al ginocchio occorso durante i play-off. La data del rientro si saprà nelle prossime settimane. Primi passi e primi canestri a stelle e strisce invece per Gigi Datome in quel di Detroit.

Che dire, in un recente blog online tra i tifosi Pistons, c'è chi già lo vuole maggiormente impegnato nelle rotazioni della squadra, segno che per quel poco che è sceso in campo ha fatto capire di essere molto utile in un gruppo strutturato offensivamente sotto canestro.

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