Oggi Gabriel Omar Batistuta ha presentato “El numero nueve”, il docufilm sulla sua vita, alla mostra internazionale del cinema di Roma. Nel corso della presentazione ha raccontato la sua vita, calcistica e provata, le gioie che gli ha regalato il pallone. Tutto in compagnia della compagna Irinia.
Passato, presente e futuro
Le prime parole del Re Leone sono per lanciare un messaggio alle nuove generazioni e per raccontare il motivo che lo ha spinto a svelarsi in un docufilm: "Avevo voglia di raccontarmi e l’ho fatto anche in un momento difficile per me: il messaggio che voglio mandare ai giovani è semplice. Impegnatevi e raggiungerete i vostri obiettivi. Io ho speso metà della mia carriera ad imparare".
E ancora: "Viviamo momenti di difficoltà tutti. Io sto attraversando il mio percorso fatto di dolore e operazioni, ma non ho mai perso la speranza. Adesso penso anche a Mihajlovic e Vialli e mando loro un caloroso abbraccio, in quei momenti vedi quanta gente è disposta ad aiutarti e capisci che qualcosa negli altri hai trasmesso". Bati-gol infatti si è appena sottoposto a un intervento con professor Hintermann, che gli ha installato una protesi alla caviglia sinistra. Una scelta difficile che però permetterà all'ex giocatore di Fiorentina, Roma e Inter di cominciare una riabilitazione completa e ricominciare a vivere.
Batistuta ha inoltre parlato degli amici di Roma: Totti e Montella e di quello che pare essere il suo erede, Dzeko. Suoi primi due ha detto: "A Francesco posso solo augurare il meglio, lontano dal calcio c’è una bellissima vita da trascorrere in famiglia.
A Vincenzo faccio un in bocca al lupo, la Fiorentina gioca bene e farà in buon campionato". E su Edin? "Ha tutto per rifare quello che ho fatto io, la squadra lo aiuto di più", ha precisato l'ex attaccante.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.