Un bel Milan vince il festival dei goal al Tardini 4-5 e grande Menez

Per Menez, oltre alla doppietta, un'altra prestazione da incorniciare
Per Menez, oltre alla doppietta, un'altra prestazione da incorniciare

E' successo praticamente di tutto nel posticipo del Tardini: 9 goal, calci di rigore, 2 espulsioni, errori difensivi macroscopici.

Insomma, chi ha visto la partita si è sicuramente divertito, ma più di tutti sarà felice Inzaghi, che si ritrova in testa insieme a Juve e Roma e con in mano una squadra sulla quale c'è molto da lavorare, ma che ha dimostrato di aver già preso molto della tenacia del suo tecnico e che sembra seguirlo ciecamente, a cominciare da un Honda che appare un altro giocatore rispetto all'anno scorso. Nel prossimo turno ci sarà Milan-Juve e si capirà qualcosa in più su dove può arrivare questa squadra, ma quel che appare certo è che questo Milan è destinato a recitare un campionato più che dignitoso. Il Parma invece incappa nella seconda sconfitta in altrettante gare e Donadoni dovrà cercare un rimedio per una fragilità difensiva preoccupante, anche se la squadra è apparsa viva. Di certo dopo un mercato assolutamente inadeguato, probabilmente, a seguito del distacco di Patron Ghirardi, non ci stupiremmo se per i Ducali gli obiettivi, in questa stagione, saranno ben diversi dai traguardi colti l'anno passato

Il match ha perso subito Torres, non sceso in campo per una distorsione e quindi il Milan ha giocato con il "falso nueve", interpretato da Menez, assistito da Honda e Bonaventura. Dopo 20' di noia, in cui solo Cassano si è fatto notare per un giallo procurato a Bonera, al 25° è arrivato il vantaggio del Milan e a firmarlo è stato Bonaventura, che servito da Honda ha fintato prima il tiro e poi ne ha scoccato uno che si è insaccato all'angolino lontano. La gioia è durata solo 120 secondi, visto che Cassano ha trovato il pari di testa su perfetto cross di Jorquera, uno dei migliori tra i Ducali. Il Milan, però, prima del riposo ha bucato la difesa emiliana altre due volte: prima con Honda, bravo a concretizzare di testa un ottimo cross di Abate, innescato da Menez, e poi con lo stesso Francese, che si è procurato e ha trasformato un rigore al 45°.

Il match sembra finito, ma ad inizio ripresa i padroni di casa trovano subito il goal: è il 50° quando Felipe trova la zampata dopo un batti e ribatti in area rossonera. Il Milan sembra destinato a sbandare quando pochi minuti dopo Bonera commette un ingenuo fallo di mano e si fa espellere. Quindi si fa male Alex e per Inzaghi (che l'ha sostitutito con Zapata) la notte sembra davvero diventare stregata. Ed invece ecco spuntare De Jong nell'insolito ruolo di bomber: l'Olandese ha fatto tutto da solo, rubando palla a Cassano in mezzo al campo e presentandosi a tu per tu con Mirante, che nulla ha potuto. Il Milan a questo punto si è trovato avanti per 4 a 2, ma Lucarelli al 73° ha trovato il goal del 3-4 con un perentorio stacco di testa. Cinque minuti dopo Felipe si è fatto espellere per un fallo su Menez, visto francamente solo da un direttore di gara protagonista di un match non all'altezza, e si è così ristabilita la parità numerica. Quindi il Milan ha trovato il goal del 3-5, con Menez che ha approfittato di un errore incredibile di Ristovski, che in netto anticipo sull'ex esterno del Psg, lanciato da Bonaventura, ha sbagliato il passaggio a Mirante e ha dato modo al Francese di approfittarne e di infilare di tacco, saltando l'estremo difensore ducale. Chi pensava fosse finita qui si è dovuto però ricredere, perchè De Sciglio, in collaborazione con Diego Lopez, ha confezionato un autogoal da oratorio, con un retropassaggio da 30 metri che il portiere iberico, fuori dai pali in quel momento, non è riuscito a fare proprio.

Il match si è quindi chiuso con un pirotecnico 5 a 4 per i Rossoneri, tra le recriminazioni di Donadoni per un arbitraggio discutibile e un Inzaghi che vede il suo undici vincere meritatamente e regalargli nuovi segnali di crescita.

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