
«Ci sono le condizioni buone per provare a fare il colpaccio». Matteo Berrettini l'aveva presentata così la sfida contro Alexander Zverev (n.2 del mondo), valida per il secondo turno del Masters1000 di Montecarlo. Si pensava che la maggior regolarità del tedesco sarebbe stata un fattore sul campo Ranieri III. Nel primo set la chiave di lettura è stata proprio questa. Con grande solidità da fondo, il teutonico ha forzato gli errori dell'azzurro, che ha ceduto sul 6-2. «Non mi sentivo benissimo a inizio match. Poi ho cambiato atteggiamento. Ho continuato a lottare e sono stati fondamentali i primi game del secondo set», ha commentato a fine match Matteo. Berrettini ha puntato sulla carta dell'aggressività nello scambio. «Mi sono detto che se dovevo perderlo questo match dovevo comunque provare a fare le cose come andavano fatte». E così, pareggiati i conti col secondo set vinto 6-3, nel terzo ha messo tutto quello che aveva. Matteo ha avuto dalla sua la voglia di provarci, strappando il servizio nel settimo game all'avversario. Nel gioco successivo, tensione e un break cancellato sempre buttandosi avanti.
In tutto questo, l'episodio curioso dello scambio da ripetere sul vantaggio interno (in favore di Berrettini), con il pizzino di Umberto Ferrara caduto dalla tasca di Matteo nella concitazione del momento. Messaggi su come gestirsi nel corso della partita da parte dell'ex preparatore atletico di Jannik Sinner, creatosi una nuova dimensione dopo la vicenda Clostebol. Suggerimenti serviti al tennista tricolore, troppo nervoso nel momento di servire per il match sul 5-4, ma straordinariamente centrato sul 5-5, e capace di costruirsi le chance del nuovo break piegando ai vantaggi il rivale su uno scambio di ben 48 colpi. Lo strappo è stato decisivo e sul 7-5 il sipario è calato. E così, pass per la seconda volta agli ottavi a Montecarlo, opposto al vincitore della partita odierna tra Lorenzo Musetti e Jiri Lehecka. Un eventuale derby all'orizzonte e un regalo gradito a Sinner. Con la sconfitta di Zverev, il pusterese è certo di essere ancora n.
1 del mondo al ritorno in occasione degli Internazionali d'Italia, avendo anche la matematica certezza di portare a 49 settimane consecutive totali il proprio regno, scavalcando nella graduatoria specifica Bjorn Borg (46 settimane consecutive). Una giornata in cui si è festeggiato nel Principato anche il successo di Flavio Cobolli contro il serbo Lajovic, mentre Lorenzo Sonego è stato sconfitto dallo spagnolo Martinez.
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