Cristiano Ronaldo è il Blatter d'oro 2013. Nessun errore, il Ballon d'or, nella lingua di Francois Hollande, maledetto chi pensa male, finisce nella sala dei trofei del portoghese più special one di qualunque altro al mondo. Blatter ha provveduto al rimpasto dei voti (6,2 milioni in tutto), ha fatto finta di non conoscere il nome e il cognome del vincitore dopo aver riaperto i seggi elettorali che, probabilmente, avevano premiato Franck Ribery, vincitore di tutto quello che c'era, in campo nazionale, europeo e mondiale. Non gli è bastato, i giurati, non sotto giuramento però, hanno scelto l'uomo bello che ha vinto zero tituli ma ha segnato 63 gol, dunque un criterio di scelta diverso dal passato. Mentre il 7 perdente, Ribery, abbozzava una smorfia di amarezza e Messi sembrava reduce da un anticipo del carnevale di Venezia, con smoking, giacca, gilet, pantalone, tutto compreso di colore amarena, il 7 vincente, CR7 nel senso di Cristiano Ronaldo faceva il guappo, si commuoveva, e la maestosa femmina sua, Irina, in platea, si godeva l'amore suo e la gloria mondiale. A conferma che il Pallone d'oro sia pilotato da Fifa ecco che il premio al miglior allenatore non è andato a sir Ferguson per quello che ha fatto con il Manchester United e nemmeno a Klopp per la crescita vertiginosa del Borussia Dortmund ma, giustamente, a Jupp Heynckes che ha portato al Bayern di Monaco tutto quello che si poteva. Premiato l'allenatore ma non il calciatore dei bavaresi, così Blatter ha lavorato su più tavoli e ricucito gaffe e gag di Oxford, quando aveva imitato e deriso le posture del campione del Real .
Chi ama il football ha potuto riscaldare cuore e memoria rivedendo Pelé e Beckenbauer, Platini e Zidane, Cafù e un Amarildo di cera che ha parlato per dieci minuti tra le risate generali, con lui Gullit e Ronaldo, quello vero direbbe Mourinho, oggi di taglia XXXLLL. E, sopra tutti, il presidente della Fifa, Blatter Joseph il quale, dopo aver portato via alla Francia e a France football il premio per il miglior calciatore d'Europa, si è inventato altri riconoscimenti per allenatore, portiere, squadra ideale e, addirittura, presidente dell'anno. Non potendolo assegnare a se medesimo ha convocato sul palco Jacques Rogge, presidente onorario del Cio. Finalmente un premio per Zlatan Ibrahimovic, per il più bel gol dell'anno, la rovesciata che stese l'Inghilterra.
Joseph Blatter ha concluso la festa inventando il Pallone d'oro Premio d'Onore per il più grande calciatore del mondo di sempre: Edson Arantes do Nascimento, commosso e con le lacrime a rigargli il volto da campione. Tanti saluti a Diego Armando Maradona e al fair play. Ma il capo della Fifa sa sempre quello che fa. O no?
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