Appuntamento con la storia rimandato per l'Italvolley femminile, che si ferma a un passo dall'andarsi a giocare il sogno di un oro mondiale atteso per vent'anni. Le azzurre si devono arrendere in semifinale contro un Brasile che si conferma la kryptonite delle nostre ragazze, battute dalle verdeoro anche nella seconda fase del torneo. Niente rivincita con la Serbia, dunque, ma una finalina per il bronzo da onorare per poter dare continuità a un percorso comunque degno di nota, che ci ha riportato in vetta al ranking mondiale della pallavolo femminile.
È un'Italia con tanti rimpianti quella che si arrende con l'onore delle armi al Brasile. Le azzurre sono apparse troppo contratte, bloccate da una tensione che non ha permesso alle nostre ragazze di esprimere il loro caratteristico volley sbarazzino, all'insegna del divertimento e della sfrontatezza. Tante le sbavature della nazionale di Mazzanti, che si è fatta sfuggire il primo set col punteggio di 23-25 complici ben sei errori-punto, che hanno lanciato un cinico Brasile al comando delle operazioni. Non a caso, sistemata la ricezione e aumentata l'efficacia al servizio, l'Italia si è presa con carattere il secondo set (25-22), che sembrava poter rappresentare il segnale della riscossa per le tigri azzurre.
Il ribaltone, però, non si è concretizzato. Perché anche nel terzo parziale le nostre ragazze hanno avuto tanto di cui rammaricarsi per una nuova serie di errori e una enorme chance sprecata per perfezionare il sorpasso. Verdeoro che si sono affidate a una serie di difese ai limiti dell'impossibile e alle giocate da fuoriclasse di Gabi, vincitrice del duello annunciato con la nostra stella Egonu (futura compagna di squadra nel VakifBank Istanbul) che ha fallito un set point prima dello scatto decisivo delle sudamericane (24-26). L'occasione mancata ha definitivamente tagliato le gambe a un'Italia del tutto sfiduciata nel quarto parziale, con il 19-25 finale che ha spalancato al Brasile le porte della finalissima contro la Serbia allenata da Daniele Santarelli.
Malgrado l'amarezza, il Mondiale dell'Italia non è finito. C'è ancora una medaglia di bronzo da conquistare, sempre a Apeldoorn alle 16 di domani, quando le azzurre sfideranno le campionesse olimpiche degli Usa per prendersi il terzo gradino del podio.
Un obiettivo da centrare con tutta la rabbia accumulata dopo il k.o. in semifinale, per continuare un filotto di medaglie non scontato e guardare con nuove ambizioni ai traguardi dei prossimi due anni: Europeo e Olimpiadi.
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