Ranocchia torna all'Inter ma è solo di passaggio

Andrea Ranocchia è stato autore, ancora una volta, di una prova altamente negativa contro il Palermo. La Sampdoria è uscita sconfitta dallo stadio Barbera, per due reti a zero, e sul primo gol rosanero un grande svarione dell’ex difensore dell’Inter ha spalancato le porte a Franco Vazquez che ha freddato il portiere blucerchiato Emiliano Viviano.

Ranocchia torna all'Inter ma è solo di passaggio

Andrea Ranocchia è stato autore, ancora una volta, di una prova altamente negativa contro il Palermo. La Sampdoria è uscita sconfitta dallo stadio Barbera, per due reti a zero, e sul primo gol rosanero un grande svarione dell’ex difensore dell’Inter ha spalancato le porte a Franco Vazquez che ha freddato il portiere blucerchiato Emiliano Viviano. Sembrano lontani i tempi in cui, nel Bari di Ventura nella stagione 2009-2010, formava una coppia formidabile con Leonardo Bonucci. All’epoca, il difensore nato ad Assisi aveva 21 anni ed era considerato uno dei prospetti italiani più forti nel suo ruolo, molto di più del collega, classe 87, che ora dirige magistralmente la difesa della Juventus. Le carriere di Ranocchia e Bonucci hanno preso due pieghe completamente diverse: mediocre quella del difensore blucerchiato, fantastica quella del centrale bianconero.

Ranocchia approda all’Inter nel gennaio del 2011 voluto fortemente dal neo tecnico nerazzurro Leonardo, che aveva preso da poco il posto di Benitez. In cinque anni a Milano ha messo insieme 166 presenze e 9 reti in tutte le competizioni. In questi anni, però, sono stati più i dolori che le gioie non solo a livello di trofei conquistati, ma soprattutto a livello di prestazioni personali. I tifosi dell’Inter lo hanno spesso additato come il principale colpevole delle debacle nerazzurre degli ultimi anni. La scorsa stagione, poi, con la fascia di capitano al braccio è tracollato insieme a tutta la squadra e con l’arrivo di Miranda e Murillo è passato dall’essere capitano a panchinaro.

A fine gennaio la Sampdoria di Montella gli concede una chance per provarea convincere Antonio Conte a portarlo agli Europei,ma sono state più le partite negative, come quella di ieri contro il Palermo, che quelle positive. Ranocchia ha avuto la piena fiducia del tecnico blucerchiato che l’ha schierato titolare in ben 12 circostanze su 13 presenze. A fine anno, però, l’ex difensore di Arezzo e Genoa tornerà a Milano, ma sarà solo di passaggio visto che sarà inserito come contropartita in qualche trattativa per arrivare a giocatori graditi a Roberto Mancini. Il Milan, nei mesi scorsi, ha cercato di portarlo in rossonero ma le pretese economiche da parte dell’Inter, circa 10 milioni di euro, hanno fatto tirare indietro Adriano Galliani.

Ranocchia, ormai, non è più un giovane di belle speranze e la prossima stagione dovrà essere per forza di cose quella del rilancio per un giocatore che ha dimostrato di avere mezzi tecnici e atletici ma che pecca di troppi cali di concentrazione e di mancanza di personalità.

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