Cannavaro punge l'Italia sul Coronavirus: "Mi ha ferito il comportamento"

Fabio Cannavaro ha svelato di non aver mai avuto paura del Coronavirus ed ha bacchettato l'Italia: "Mi spiace che l'Italia sia tra i pochi paesi ad essersi praticamente chiusa"

Cannavaro punge l'Italia sul Coronavirus: "Mi ha ferito il comportamento"

Fabio Cannavaro una volta appese le scarpette al chiodo ha subito intrapreso la carriera da allenatore e dal 2016 è in pianta stabile in Cina dove negli anni è stato vice al Guangzhou Evergrande, ha diretto il Tianjin Quanjian e poi dal 2017 ad oggi il Guangzhou. L'ex difensore di Parma, Inter, Juventus e Real Madrid è anche commissario tecnico ad interim della nazionale cinese. Il Pallone d'Oro 2006 ai microfoni de Il Mattino ha raccontato come sta vivendo l'epidemia del Coronavirus riservando una stoccata all'Italia per il suo comportamento: "Stiamo tutti bene e mi spiace che l'Italia sia tra i pochi paesi ad essersi praticamente chiusa".

Cannavaro è oggi rientrato in Italia e ha commentato con amarezza quanto accaduto in Italia con una psicosi esagerata: "La Cina ha tutti i mezzi per uscire fuori da questa emergenza sanitaria e lo farà presto. Ma mi ha rattristato nei giorni in cui ero a Guangzhou vedere le immagini in tv e sul web di cinesi emarginati o maltrattati nel nostro Paese, cacciati via dai locali. E queste scene non hanno aiutato neppure l'immagine dell'Italia".

Il 46enne di Napoli ha poi raccontato quanto sta succedendo in Cina e come si sta comportando il suo club, il Guangzhou Evergrande:"C'è una regione, quella di Wuhan, che è isolata ma negli altri posti tutto va avanti, sia pure con misure di precauzione contro il Coronavirus che sono normali in caso di epidemie: abbiamo vissuto e ci siamo allenati fino a pochi giorni fa nel nostro centro sportivo, abbiamo scelto di non andare altrove come magari hanno fatto altri club".

Cannavaro è rientrato in Italia, a Napoli, passando per Dubai sotto consiglio dello staff medico del club cinese: "Ho preso un volo per Hong Kong, poi per Dubai e infine a Napoli".

Una volta arrivati in Italia l'ex difensore di Real, Inter e Juventus, nonché capitano della nazionale italiana con cui ha disputato 136 presenze e segnato due gol, ha svelato quanto avvenuto all'aeroporto di Capodichino e ha commentato amaramente il comportamento, a suo dire, tenuto dagli italiani: "A Capodichino, ma anche prima delle partenza da Hong Kong ci hanno misurato la febbre. Stiamo tutti bene e mi spiace che l'Italia sia tra i pochi paesi ad essersi praticamente chiusa: l'allerta c'è tutta, ma io che ho vissuto lì posso dire che ci sono tanti eccessi ingiustificati".

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