Chiesa "spiega" ad Allegri la crisi della Juventus

"Contro l'Inter abbiamo subìto la partita piuttosto che avere coraggio, così è sfumato il sogno scudetto..."

Chiesa "spiega" ad Allegri la crisi della Juventus
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All'uscita dal campo, dopo avere segnato la rete dell'1-0 nella semifinale di andata di Coppa Italia contro la Lazio ed essere risultato tra i migliori, Federico Chiesa è stato applaudito in modo convinto da tutto lo Stadium. E soprattutto, almeno questa volta, il numero 7 bianconero non aveva il broncio e ha accettato volentieri l'abbraccio e la pacca di complimento che gli ha riservato Allegri: non è sempre andata così, né in questa e nemmeno nella scorsa stagione. Perché lo sanno anche i sassi il feeling tra i due non è mai sbocciato in maniera convinta e definitiva: alti e bassi, come minimo. E un ruolo, quello di seconda punta, che l'ex viola ha accettato e accetta di ricoprire per il bene della squadra ma anche con la convinzione che la fascia sinistra del campo sia quella preferita: «Per me è un attaccante da 16 gol a stagione», aveva detto Allegri in estate forse peccando di ottimismo: con quello appena segnato, Chiesa è comunque arrivato a 8 e la speranza del popolo bianconero è che di qui a fine stagione la doppia cifra venga superata più o meno abbondantemente.

Insomma: nel momento peggiore della stagione, Chiesa ha risposto presente ritrovando il gol che gli mancava dal 25 febbraio. E, ai microfoni di Sky, ha poi detto la sua sulla stagione bianconera partendo dal presupposto che «una partita di Coppa Italia non può farci uscire da una crisi di due mesi. La verità è che qui la pressione è altissima, giochi per una società storica che ha 12 milioni di tifosi solo in Italia: se i risultati non arrivano, le critiche sono giuste. Il fatto è che, dopo avere pareggiato in casa contro l'Empoli, siamo andati a San Siro contro l'Inter e abbiamo subìto la partita piuttosto che essere coraggiosi. Il sogno è sfumato e, quando sfuma un sogno così grande, è difficile riprendersi: abbiamo pensato che il treno fosse passato, ma non era così. Abbiamo sbagliato tutti, pur avendo provato a uscire da questo periodo nero, ma le critiche vanno ascoltate». Tradotto: al Meazza la Juve ha avuto il timore di giocarsela alla pari con l'Inter frecciatina ad Allegri: non si può negare - e il ko l'ha destabilizzata al punto tale da averle tolto tutte le certezze acquisite fino a quel momento.

Spenta la luce, sono arrivate le critiche e anche nervosismi assortiti, come confermato dallo stesso Allegri due sere fa parlando di un Cambiaso che «deve imparare a non colpevolizzarsi e a rimanere sereno».

Già, la serenità: quella che il tecnico livornese (coccolato dalla curva Sud, non dal resto dello stadio) ha provato a ostentare anche martedì. L'espressione era però corrucciata: tipica di chi sa che, pur avendo ipotecato il passaggio del turno, non può dormire sonni tranquilli.

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