Cipollini ancora operato al cuore: ''A fine marzo torno in bici''

Nuova operazione al cuore per il Re Leone che dopo l'intervento promette: ''A fine marzo ci facciamo una pedalata in Versilia''

Cipollini ancora operato al cuore: ''A fine marzo torno in bici''

Ancora problemi al cuore per Mario Cipollini, l'ex ciclista è tornato sotto i ferri per risolvere i problemi cardiaci che da tempo lo tormentano: è il secondo intervento ad Ancona dopo quattro mesi.

Continua il periodo delicato per il Re Leone dopo i problemi familiari legati alla querelle giudiziaria con l'ex moglie Sabrina Landucci e la miocardite linfocitaria, diagnosticata dalle ultime biopsie. Il velocista toscano, già operato nel mese di novembre, ha subito un altra operazione al cuore lo scorso martedì all'Ospedale Riuniti di Ancona per risolvere i problemi cardiaci emersi alla fine della carriera. Il dottor Roberto Corsetti, amico e medico di fiducia ha dichiarato alla Gazzetta dello Sport: ''Cipollini è stato ricoverato agli Ospedali Riuniti di Ancona per un intervento programmato. Nell'ultima parte della carriera, Mario ha avuto episodi di fibrillazione atriale, cioè un ritmo non coordinato della parte alta del cuore, gli atrii. Da allora ha avuto episodi che si sono ripetuti con una certa frequenza. Abbiamo colto anche l’occasione per vedere come sta evolvendo la miocardite''.

Dopo l'operazione lo stesso Super Mario ha rilasciato le prime dichiarazioni sempre alla Rosea: ''Mi sono scoperto vulnerabile e ho conosciuto la vera sofferenza. Poi, grazie a Dio, quello che ho non è nulla rispetto a quelli che stanno male davvero, che hanno malattie tremende e che magari non lasciano scampo. Ho dovuto comunque cambiare il mio modo di vivere. Poco o tanto, non lo so neanche. Ma mi sono trovato a fare la vita del pensionato. Non ci avevo mai pensato. A gennaio mi è stato concesso di fare qualche sciatina, ma tranquilla, un paio d’orette e a casa al caldo col pigiamino''. Un cammino lungo e faticoso, ancora di più delle salite percorse in carriera: ''Le medicine le ho viste come piccoli tasselli che ti aiutano a mettere insieme di nuovo la struttura. Mi sentivo come in una terra di nessuno. Come quando vuoi andare a correre ma sai che non puoi perché non sei allenato. Ma sapevo anche che questa fase era necessaria'' .

Adesso può finalmente guardare al futuro con ottimismo: ''Sto bene. Sapevo che dovevo fare questa messa a punto. Mi pare di capire che le cose abbiano preso la piega giusta. L’intervento è stato fatto da sedato perché era importante. Ho dormito per cinque ore.

I medici hanno fatto un lavoro certosino. Mi aspettano altre due settimane di riposo assoluto. Da qui si riparte: a fine marzo ci facciamo una pedalata in Versilia". Una promessa che farà di tutto per mantenere.

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