City-Real, stanotte conta solo vincere. Il pallottoliere non fa rima con calcio

Guardiola e Ancelotti si giocano la semifinale Champions dopo l'andata show

City-Real, stanotte conta solo vincere. Il pallottoliere non fa rima con calcio
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Stavolta City e Real non potranno giocare con i gol che tanto piacciono agli occhi, ma non sempre soddisfano la bontà del calcio. Stavolta vale solo la vittoria per garantirsi la semifinale di Champions. Ecco, speriamo non replichino la partita di una settimana fa finita in pareggio ma che ha mandato in estasi i cultori del calcio balilla, o del calcio play station, non tanto gli appassionati di un gioco inteso come football. Quanto sbavare per sei gol al netto di svarioni difensivi, spazi aperti che parevano deserti in cui correre, errori grossolani. Solo quel tanto di bravura e talento che, fortunatamente, possiedono le prime firme delle squadre ha riabilitato tutto e mostrato calcio-qualità. Insomma Real e Manchester si sono limitate al calcio spettacolo: che non è quello da competizione. Oggi si spera prevalga il calcio per gusti raffinati. Arbitrerà Orsato e ancora rimbombano le parole di Modric, dopo la semifinale mondiale tra Argentina e Croazia. «È uno dei peggiori che conosco». Non proprio una scelta lungimirante. Il City è il detentore della coppa e Guardiola vuole una «squadra affamata». Però essere affamati non significa giocarsela a chi ne segna di più. Anche se è vero che Real e City hanno sempre condito gli scontri con diverse reti: in 11 sfide il Manchester ha realizzato 20 reti, il Real 17. Il pallottoliere è nell'anima di questa partita: stavolta, dopo il 3-3 dell'andata, basterebbe un 1-0 per ricordarci che vale più un buon calcio rispetto ad una doccia di gol.

E, intanto, Barcellona e Atletico Madrid, che avevano battuto Napoli e Inter, hanno già salutato. Il Borussia Dortmund ha schiaffeggiato l'Atletico di Simeone (4-2)e il Paris Saint Germain ha ribaltato (4-1) il Barça. Serata infausta per i catalani: dapprima i suoi tifosi hanno preso a sassate il pullman per sbaglio, scambiato per quello del Psg.

Poi i guai della partita: in 10 dopo 30 minuti (espulso Araujo) e Barça (illuso da Raphinha al 12') affondato dai gol di Dembelè, Vitinha e dalla doppietta (con rigore) di Mbappè che accompagna il Psg alla semifinale, prima di salutarlo.

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