Il Codacons: "Porte chiuse? I club rimborsino i tifosi. Pronti a fare la guerra alla società"

Il numero uno del Codacons Rienzi ha spiegato: "Se le società calcistiche rifiuteranno di disporre rimborsi in favore dei tifosi, scatterà nei loro confronti una maxi-class action"

Il Codacons: "Porte chiuse? I club rimborsino i tifosi. Pronti a fare la guerra alla società"

Governo e vertici della Serie A stanno ancora discutendo su recuperi di campionato e non solo con il ministro dello sport Vincenzo Spadafora che ha già dato una prima indicazione su quella che sarà la decisione finale presa dai vertici di Palazzo Chigi: "Partite a porte chiuse? Si va verso questo tipo di provvedimento. Tutte le attività, anche del campionato, ma nel rispetto della salute per tutti".

Le porte chiuse, per forza di cose, porteranno dei disagi alle società in primis ma anche ai tanti tifosi abbonati e possessori di biglietto. Innanzitutto bisognerà capire quanto durerà questa situazione con il Codacons, l'associazione che tutela i consumatori, che si è detta pronta ad avviare una battaglia legale contro i club nel caso in cui prevalga la linea del giocare le prossime partite a porte chiuse. Ora si attende solo l'ufficialità per capire il periodo nel quale gli stadi saranno vuoti e senza pubblico, già a partire da questo fine settimana dove si dovrebero recuperare le sei partite non disputate della 26esima giornata.

Il comunicato ufficiale

Dal Codacons arriva il monito ai club che, in caso di partite a porte chiuse, saranno tenuti a rimborsare il costo dei biglietti e degli abbonamenti già sottoscritti dai tifosi. Se ciò non accadrà è già pronta una class action per fare la guerra ai club per vie legali.

Il presidente Carlo Rienzi ha preso parola: "Sembra evidente che, in caso di limitazioni al pubblico per gli incontri calcistici, chi ha in mano biglietti e abbonamenti ha diritto al rimborso, al pari di quanto sta avvenendo per biglietti aerei e pacchetti vacanza non usufruiti a casa del coronavirus".

Il numero uno del Codacons ha poi continuato con un monito ai vari club di Serie A: "In particolare le società dovranno restituire agli utenti la parte di abbonamento allo stadio non goduta, proporzionale al numero di partite disputate a porte chiuse, e rimborsare integralmente i singoli biglietti, considerato che a fronte di un pagamento da parte dei consumatori non sarà resa la controprestazione oggetto del contratto".

Rienzi ha poi chiuso affermando che se non avverranno i rimborsi come previsto si partirà con una maxi-class action nei confronti dei club "insolventi": "Se le società calcistiche

rifiuteranno di disporre rimborsi in favore dei tifosi, scatterà nei loro confronti una maxi-class action promossa dal Codacons per conto di migliaia di utenti danneggiati nei loro diritti fondamentali".

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