Il magnate più facoltoso del calcio italiano? Arriva, anzi arrivano dalla serie B: si tratta dei fratelli indonesiani Robert e Mihael Hartono, proprietari del Como dall'aprile 2019, che vantano un patrimonio complessivo di 45,5 miliardi di dollari. Secondo Forbes, il magazine Usa specializzato in economia, gli Hartono hanno rispettivamente un «portafogli» di 23,2 e 22,3 miliardi che valgono loro la 64ª e 69ª posizione assoluta tra gli uomini più ricchi del mondo. La cosa non deve sorprendere dato che anche il Paperone dei miliardari che hanno investito nell'universo calcistico, il messicano Carlos Slim (81,2 il suo patrimonio, 13° nella classifica generale) che è proprietario del Real Oviedo, viene dalla seconda serie spagnola.
Dopo i tentativi per portare in riva al Lago Mario Balotelli e Jack Wilshere (ora diventato allenatore), il contratto biennale appena firmato con la stella ex Arsenal, Barcellona e Chelsea Cesc Fabregas (sarà presentato il prossimo 1° agosto) è solo l'ultima idea scintillante dei proprietari asiatici che hanno acquisito il club lariano attraverso la Sent, società con base londinese che rientra nell'ampio pacchetto della Djarum, la cassaforte di famiglia. Il collegamento tra lo spagnolo campione del mondo nel 2010 e il Como è avvenuto grazie a un altro ex dei Blues, Dennis Wise, oggi amministratore delegato dei lombardi. Svincolatosi dal Monaco, dove aveva giocato nelle ultime due stagioni, Fabregas era stato messo nel mirino anche dagli spagnoli del Las Palmas, ma la preferenza è andata all'Italia, anche per il desiderio della compagna del calciatore, la modella Danielle Seaman, di vivere sul lago. In più la prospettiva di firmare per un club che a fine contratto (quando il centrocampista avrà 37 anni) possa offrirgli magari un incarico da allenatore o dirigente.
Gli Hartono, che in futuro ristruttureranno anche lo stadio Sinigaglia (già in questa stagione passerà da 4.900 a 6.700 spettatori), hanno chiaramente l'ambizione di arrivare al gradino più alto del nostro football nel minor tempo possibile, ma non intendono sprecare denaro con investimenti a perdere. Prima il radicamento nell'ambiente, poi riversare tanti soldi con una progettualità e obiettivi precisi: questa la ricetta dei magnati indonesiani. Che hanno sei volte il patrimonio di Silvio Berlusconi, secondo nella speciale graduatoria di Forbes (7,1 miliardi di dollari) e appena promosso dalla B con il suo Monza. Un altro successo dopo i fasti del Milan.
Il podio italiano è completato da Rocco Commisso, il patron italo-americano della Fiorentina (6,1 miliardi di dollari) che sta dando vita al progetto della Cittadella viola. Dietro il numero uno del Bologna Joey Saputo, canadese con origini siciliane (4,8 miliardi), poi con 4,3 Dan Friedkin, l'imprenditore texano che dal 2020 è alla guida della Roma e che venerdì ha portato a termine l'uscita dalla Borsa del club giallorosso dopo 22 anni e Paul Singer, fondatore del fondo Elliott che ha da poco ceduto il Milan a Red Bird, l'hedge fund di Gerry Cardinale.
Nella top ten anche Marco e Veronica Squinzi e Simona Giorgetta (Sassuolo, 3,9 miliardi), Renzo Rosso (Vicenza, 3,5) John Elkann (Juventus, solo 9° con 2,1) e Antonio Percassi (Atalanta, 1,4). Un'ultima curiosità: nella classifica di Forbes fra i primi 2000 miliardari al mondo c'è anche l'ex patron dell'Inter Massimo Moratti (1931° con in patrimonio di 1,6).
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