Dopo il disastro, lo sfogo choc di Conte: "Qui si tocca la mia famiglia..."

Conte ha parlato al termine del match perso contro il Siviglia da quasi ex allenatore dell'Inter: "Parlerò con la società in maniera serena ma tante cose non mi sono piaciute. La famiglia prima di tutto"

Dopo il disastro, lo sfogo choc di Conte: "Qui si tocca la mia famiglia..."

L'Inter ha perso la finale di Europa League contro il Siviglia e al termine del match Antonio Conte ha prima analizzato la partita e poi ha, forse, salutato definitivamente il club nerazzurro: "La partita è stata dura, equilibrata dove comunque nel secondo tempo l'episodio poteva spostare la partita ed è svoltato per loro. Abbiamo avuto un paio di occasioni per noi e poi c'è stato l'autogol di Lukaku che ha fatto diventare tutto più difficile anche perché il Siviglia stava abbassando la sua intensità. Il rimpianto arriva fino ad un certo punto perché i giocatori hanno dato tutto quello che avevano contro una squadra abituata a queste situazioni e questo ha fatto la differenza e ha spostato l'ago della bilancia dalla loro parte", le prime dichiarazioni "soft" tecnico leccese

Addio sibillino

Conte ha poi parlato del futuro incalzato dalle domande di Sky ed è partito a ruota libera: "Adesso noi dobbiamo rientrare a Milano, ci prenderemo tutti 2-3 giorni di vacanza e poi a mente fredda ci incontreremo per parlare ed è giusto così, si farà una disamina della stagione, di tutto e in maniera serena cercheremo di pianificare eventualmente il futuro dell'Inter con o senza di me, questo si vedrà".

A questo punto dalla studio gli fanno notare come non sia un particolare non da poco e lui rincara la dose: "Non potete dirlo voi cosa succederà. Questa è stata una stagione dura, ora dobbiamo solo riposare qualche giorno e poi prendere la decisione migliore per il bene dell'Inter nel massimo rispetto di tutti. Non c'è astio, ci sono visioni diverse su certe cose, questa è stata annata dura e capiremo molto molto bene e in maniera serena cosa si dovrà fare. Per me è stata annata bellissima, ne è valsa la pena devo dire la verità, sono molto felice e sono contento per questa opportunità che mi è stato data e lo sarò sempre".

"Il mio punto di vista non potete saperlo e non ve lo dico...Lo conoscerà la società a momento debito, tempo di smaltire anche questa delusione. Un mio addio? Sono interpretazioni ma a prescindere da tutto questa è stata una grande occasione per la mia carriera e questo ambiente mi ha accolto bene al di là di tutte le più rosee aspettative. Ho dato e ricevuto tanto e da questo punto di vista sono molto contento. Ora rifiatiamo tutti, recuperiamo energie e poi come avete vi ho detto parleremo ma in maniera serena e nel rispetto di tutti", il commento dell'ex ct della nazionale italiana che ha palesato il suo malcontento.

Questioni di famiglia

"Io non ho rancore nei confronti della dirigenza e viceversa penso. La questione sono i diversi punti di vista di alcune situazioni che quest'anno ho affrontato e che non mi sono piaciute con tutto il rispetto. Ora devo capire se a tutto questo c'è un limite e se potremo chiarire queste situazioni", poi Conte rincara la dose: "Qualcosa è successo, inutile girarci attorno... bisogna capire se c'è la voglia di tutti di non passare un'altra annata in questa maniera per quanto riguarda il sottoscritto. Io lo farò presente e parlerò con presidente e dirigenti ma in maniera chiara e pacifica perché non ce l'ho con nessuno e ringrazierò tutti". Chiusura sui problemi familiari avuti in stagione: "A tutto c'è un limite, devo capire se la mia priorità è il calcio o la mia famiglia. Ci sono anche risvolti che se devono andare a intaccare la vita privata non vanno più bene".

Il successore

I prossimi giorni saranno delicati sull'asse Italia (Milano)-Cina con Zhang Jindong e il figlio Steven che dovranno decidere insieme alla dirigenza se puntare ancora su Antonio Conte o se voltare pagina, soprattutto dopo le sue dichiarazioni degli ultimi 20 giorni. Difficilmente però il club di viale della Liberazione licenzierà il tecnico leccese anche perché dovrebbe poi pagargli 24 milioni di euro netti per le prossime due stagioni.

Se ci sarà l'addio l'Inter allora punterà su un successore all'altezza del club nerazzurro e delle sue ambizioni: il nome che circola in maniera insistente è quello di Massimiliano Allegri anche se non è da sottovalutare la concorrenza di Mauricio Pochettino.

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