È arrivata in serata la conferma del nome di Antonio Conte come nuovo allenatore della nazionale italiana di calcio. Risolti i problemi sorti per il compesto del commissario tecnico, che la Federazione non voleva pagare più del suo predecessore, Cesare Prandelli, il presidente Antonio Tavecchio ha annunciato la sua nomina.
Secondo quanto scritto dall'agenzia stampa Ansa, lo stipendio di Conte sarà "in linea" con quello di Prandelli, che percepiva dalla Figc 1,6 milioni di euro l'anno. Il suo ingaggio è stato assicurato grazie all'intervento di un pool di sponsor e prevede una serie di premi a obiettivo, nel caso la selezione azzurra centrasse la qualificazione (ed eventualmente la finale) degli Europei, o migliorasse di cinque posizioni (è attualmente 14esima) il suo ranking Fifa.
Quello che ad Antonio Conte non arriverà - in temini economici - dalla Federazione, sarà garantito dalla Puma, che dovrebbe in cambio sfruttare i diritti d'immagine dell'allenatore. "Il costo di Conte - ha commentato il presidente della Lega di serie B, Andrea Abodi - va visto come investimento. Se fa guadagnare alla Figc più risorse è un fatto non marginale". Ha anche ricordato che il concorso degli sponsor è già stato testato in altri Paesi "con successo".
538em;">Il contratto concordato tra Conte e la Federazione, su cui si è molto contratto in questi giorni, prevede anche che rimanga legato alla nazionale fino al 31 luglio 2016.
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