L'Inter vuole chiudere alla grande la sua stagione: con due vittorie contro Juventus e Udinese, infatti, i nerazzurri chiuderebbero a quota 94 punti, obiettivo di Antonio Conte che non vuole che si abbassi la guardia. Il tecnico leccese nelle ultime uscite sta parlando solo ai microfoni di Inter Tv evitando le conferenze stampa pre e post partita per evitare polemiche sterili e fine a se stesse parlando solo del suo futuro che è ancora tutto da scrivere.
L'atteso incontro
Conte vuole incontrare il presidente Steven Zhang per fare il punto sul futuro e per prendere la decisione finale ha bisogno di avere delle certezze da parte della proprietà. Continuare con l'Inter almeno fino al 30 giugno del 2022, anno della scadenza di contratto, o dire subito addio: è questa la strada davanti alla quale si trova l'ex ct della nazionale italiana. La sua scelta è ovviamente condizionata dai progetti tecnici ed economici di Suning all'Inter. Secondo quanto riporrta il Corriere della Sera, però, "perdere l’allenatore significherebbe innescare una reazione a catena difficile da controllare".
Secondo il quotidiano, infatti, se Conte dovesse lasciare l'Inter tanti calciatori potrebbero chiedere la cessione. Questo sarebbe un segnale di debolezza da parte della società e un cambio così repentino alla guida tecnica potrebbe portare a dei pesanti strascichi con anche Beppe Marotta che vive una situazione di incertezza all'allenatore leccese.
In particolar modo è da seguire da vicino la situazione di Alessandro Bastoni e Lautaro Martinez che sono in standby con i rispettivi rinnovi di contratti ma difficilmente lasceranno i nerazzurri a meno che di clamorosi colpi di scena. L'Inter dovrà anche pensare a qualche cessione come Daniele Padelli, Andrea Pinamonti Aleksander Kolarov, Andrea Ranocchia, Matias Vecino, Roberto Gagliardini, Arturo Vidal: nessuno di loro è al sicuro. Sicuramente potrebbe anche avvenire una cessione eccellente per far respirare le casse nerazzurre dato che il momento è delicato sia in casa Inter ma per tutto il mondo del calcio.
Il famoso prestito da 250 milioni di euro servirà in parte a coprire le mensilità arretrate (75 milioni di euro in totale) e anche per quanto concerne la richiesta della società di rinunciare a due mensilità toccherà ai giocatori
scegliere: qualcuno di loro dirà probabilmente no, soprattutto quelli in scadenza, mentre gli altri, ovvero la maggior parte, potrebbero anche accettare magari spalmando parte dell'ingaggio sulla prossima stagione.
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