Fatto Sinner, ora bisogna fare gli italiani, in campo e fuori. Di sicuro a Malaga c'è un bel clima per la sfida dei quarti di finale di Coppa Davis di oggi contro l'Olanda (si parte alle 10, diretta Sky Sport), testimoniato dall'arrivo di Matteo Berrettini come supporter non giocatore. La vigilia ha sciolto i dubbi: il primo match lo giocherà Arnaldi contro Van De Zandschulp, e poi, non prima di mezzogiorno, ci sarà Jannik contro Griekspoor. Sperando di non dover decidere tutto con il doppio, visto che Volandri non sa ancora se sceglierà la coppia Musetti-Sonego o se chiederà allo stesso Sinner di immolarsi per la causa. Perché dall'altra parte della rete ci sarà la coppia Koolhof-Rojer, sicuramente pericolosa (ma anche i singolaristi lo sono).
Insomma la Davis, anche in questo formato, è così: incerta. E la conferma è arrivata dal fatto che il Canada - campione in carica - sia stato già fermato ai quarti dalla sorpresa Finlandia. Così tocca a Sinner prendersi tutto il peso dell'Italia tennistica, praticamente un obbligo dopo la meravigliosa settimana di Torino e il rapporto che ha costruito con il pubblico. Qualcosa di unico che però non ha spento l'inutile e stucchevole polemica sull'italianità di Jannik, che per essere nato in Alto Adige viene trattato quasi come fosse un migrante della racchetta, dimenticandosi tra l'altro che ha vissuto gli anni della sua giovinezza a Bordighera a casa di Riccardo Piatti.
Abbiamo un probabile numero uno e facciamo ancora dei distinguo.
E invece lui è lì, a lottare per noi e per la nostra bandiera, a dimostrare l'amore per l'azzurro messo in discussione da chi non ha idea di cosa voglia dire essere un tennista Top 4. Sarà questo l'avversario più duro, perché poi dovesse andar male...
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.