L'emergenza coronavirus ha portato il Coni a prendere una decisione drastica: stop a tutte le attività sportive di ogni genere. Oggi il governo attuerà un decreto che ratificherà questa scelta che era anche l'unica possibile per come si è messa la situazione in Italia. In questi giorni tanti calciatori hanno voluto dire la loro sul tema coronavirus con Mario Balotelli e Andrea Petagna che non hanno usato mezze misure per definirsi non sicuri nel continuare a giocare in queste situazioni: "Non mi voglio ammalare per fare divertire gli altri", le parole di Supermario.
Non solo, perché anche Federico Bernardeschi aveva voluto dire la sua sul tema coronavirus paragonando quello che sta succedendo in Italia con i fenomeni di razzismo e discriminazione: "Abbiamo deciso di offendere, cacciare, allontanare. Abbiamo fatto morire donne e bambini, perché prima veniva la nostra sicurezza, la nostra ricchezza e poi le loro vite. E adesso siamo noi gli emarginati, siamo noi ad essere discriminati e cacciati, rinchiusi tra i confini di un Paese che soffre".
Il post al veleno
E poi c'è Claudio Marchisio, ex centrocampista della Juventus e della nazionale italiana che ha sempre utlizzato i social per esporsi su temi molto caldi come il razzismo o l'esultanza mimando saluto militare da parte dei giocatori turchi. Il 34enne di Torino ha postato una foto su Instagram con un'infermiera stremata e addormentata sulla scrivania dopo ore e ore di lavoro in ospedale per assistere i tanti contagiati dal coranovirus.
La didascalia in accompagnamento alla foto è molto dura:"A te che sei uscito dalla zona rossa perché tanto cosa vuoi che succeda. A te che la scuola è chiusa quindi stasera esco con gli amici. A te che non riesci a rinunciare ad una sciata. A te che ormai ho organizzato quindi ci vado. Quando guardi questa fotografia, non ti senti una merda? #iorestoacasa".
#distantimauniti
Il difensore della Juventus e della nazionale italiana Leonardo Bonucci ha voluto postare una foto significativa su Instagram
con l'hastag distantimauniti e con una frase significativa: "Le distanze non devono separarci. Anche se sei giovane è il momento di rispettarle. Allunga un braccio verso l’altro e sembrerà quasi di toccarci".
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.