Saranno in diecimila stasera al Forum per capire se l'Armani è così brutta come martedì l'hanno fischiata alla fine dei due tempi incubo dove ha segnato 17 punti contro l'Efes che ha tante qualità e il più 29 lo dimostra, ma non certo una difesa ferrea.
Provare a togliersi la bestia dalla spalla, cosa che forse non riuscirebbe neppure all'illusionista Eisenheim, contro il Fenerbahce, un'altra squadra turca, la prima in classifica dell'Eurolega dopo aver vinto, con pisolino finale che le ha fatto perdere quasi tutti i 19 punti di vantaggio contro Monaco, le rocce di James e Obradovic.
Serata per capire se i giocatori di Milano vogliono davvero bene ad Ettore Messina (foto) che li ha scelti, facendoli anche pagare molto bene. Tutti, negli apericena, giurano di essere all'Armani per questo allenatore. Sarebbe ora di far vedere che è vero perché la squadra, certo apprezzando le responsabilità che si è preso il presidente allenatore, è al bivio. Lui, prendendosi tutte le colpe, ha detto chiaramente come stava il suo fegato alla fine della partita con i bicampioni dell'Eurolega: «Vergogna. La svolta o lascio, ammettendo che il primo responsabile sono io».
Chiaro, limpido. Certo dopo 5 eurosconfitte in fila, con i brodini che regala il campionato dove è dietro alla Virtus soltanto per una partita, difficile credere alle resurrezione per un attacco che è l'ultimo nel torneo europeo. Polpastrelli da passare allo scanner per capire che cosa li ha resi così insensibili. Teste da valutare dopo aver visto che in attacco si mescola sempre la stessa minestra, tirare e mai attaccare, 4 tiri liberi, 2 alla fine, contro Ataman. Un male non tanto oscuro quando si punta sull'usato sicuro.
Stasera contro Itoudis non basterà soltanto l'orgoglio, né lamentarsi per le troppe assenze o sperare che Cabarrot, il nuovo, possa togliere le castagne dal fuoco per tutti.Il bivio dice: vincere per non essere nel carro di coda dell'Eurolega, ritrovarsi per difendere almeno lo scudetto nel campionato.
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