Dietro Psg-Milan si stagliano 4 duelli, uno più attraente ed esaltante dell'altro. Promettono di regalare grandi emozioni e anche verdetti crudeli. Il primo, più importante di tutti, riguarda la classifica del girone: con appena 2 punti il Milan, con soltanto 3 i parigini. Chi dovesse perdere vedrebbe compromessa la qualificazione del favorito numero uno o dello stesso Milan partito dall'urna numero 3 e capitato con la mina vagante Newcastle. Il secondo è di sicuro il più atteso e discusso in queste ore: Donnarumma contro Maignan, il passato del Milan partito con l'etichetta del «traditore» contro il presente, acclamato protagonista dello scudetto e perciò l'autentica fortuna del club che ha risparmiato una fortuna (100 milioni lordi se Raiola avesse accettato la proposta di Maldini: 8 milioni netti per 5 anni più 20 milioni di commissione all'agente, ndr) e acquistato a 18 milioni il successore con stipendio da 3 milioni l'anno. «Dal Milan ha avuto tutto e ho dato tutto» le parole di Gigio Donnarumma ieri a Parigi. Ha dato il rendimento in cambio di uno stipendio da 6 milioni netti l'anno (più 1 milione al fratello Antonio finito in Lega-pro) e zero euro al momento dell'addio! Ammirevole il tentativo del suo agente, Enzo, cugino di Mino Raiola, di ribaltare le responsabilità di quell'estate con una ricostruzione smentita dai ritagli di giornali e dalle dichiarazioni dei protagonisti. Temono il clima di San Siro nella sfida di ritorno, naturalmente. «Spero di ricucire con i tifosi» la preghiera di Donnarumma. Assaggerà la risposta già stasera al Parco dei Principi.
Il terzo duello è tra il fuoriclasse francese Mbappè e Leao che vorrebbe ricalcarne le orme. Fin qui la stagione del portoghese è stata scandita da qualche lampo e pochi gol, zero addirittura nei due precedenti di Champions con il famoso tacco tentato contro il Newcastle. Può darsi che la competizione col numero uno al mondo lo esalti. Infine il quarto e ultimo duello è quello che divide formalmente la famiglia Hernandez: Theo schierato col Milan e di ritorno dalla squalifica con la Juve, Lucas con la casacca del Psg. Pioli fa i conti con le forze disponibili: all'elenco, triste y malinconico, degli assenti (Bennacer, Loftus Cheek, Chukwueze, Sportiello e Caldara) si è aggiunto Okafor che ha già impedito a Pioli di utilizzarlo contro la Juve.
Questo significa che le scelte sono obbligate e che solo a centrocampo è possibile un
po' di inevitabile turn over con l'utilizzo di Pobega e Krunic, preso di mira da critica e tifosi per la deviazione sul tiro di Locatelli e per la scadente prova complessiva fornita al rientro dopo l'infortunio muscolare.
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