Il dolce gusto del portiere della Cremo

Ultimo in serie A, sommerso dai gol. Ma il commissario tecnico l'ha convocato

Il dolce gusto del portiere della Cremo

Ma chi l'ha detto che il portiere in serie A della squadra ultima in classifica non possa aspirare a diventare il custode titolare della Nazionale? Non l'ha detto nessuno. E infatti Marco Carnesecchi, 22 anni, guardiano del faro più schiaffeggiato dalle onde dei gol (49 la cifra record incassata finora) è entrato meritatamente nel giro azzurro. Che poi Cremona - priva del mare ma dotata di Torrazzo - non abbia bisogno di fari, questo è un altro discorso; ma le ondate di gol, quelle sì che ci sono. Anche se la colpa non è certo del giovane estremo difensore, subentrato dopo una manciata di giornate dall'inizio del campionato al famigerato Radu. I tifosi della Cremonese se lo ricordano bene e infatti alla Borsa della Curva grigiorossa il Marco non è mai stato sospeso per eccesso di rialzo (o di ribasso, considerati i 13 punticini in classifica). Il «Carne», titolare dall'era post Radu, ha quasi sempre rimediato pagelle da sgobbone tanto allo «Zini» quanto in trasferta: un rendimento notato dal «preside» Roberto Mancini che alla vigilia della partita contro l'Inghilterra, complice il forfait influenzale di Provedel, lo ha convocato in Nazionale.

L'attuale gerarchia dei portieri azzurri vede i primi due posti bloccati dalla coppia Donnarumma-Meret, mentre alle loro spalle volano alto Provedel (Lazio); Vicario (Empoli), in fase di recupero dopo un infortunio; Carnesecchi e la rivelazione Falcone (Lecce), pure lui convocato dal Mancio.

Il curriculum di Carnesecchi è ancora un libro aperto con tante pagine da compilare: quelle finora già scritte parlano di un portiere cresciuto nelle giovanili del Cesena che, nel 2017, si trasferisce all'Atalanta, con la quale gioca per due stagioni a livello giovanile, vincendo il Campionato Primavera 2018-2019. Poi, nel 2019, viene ceduto in prestito al Trapani, neopromosso in B. Conquista il posto da titolare, ma sfortunatamente arriva la retrocessione. Si torna quindi all'Atalanta e da qui in prestito alla Cremonese dove rimane per due anni, per poi ritornare all'Atalanta. In mezzo una promozione in A (con la Cremonese, appunto) e un infortunio alla spalla che lo blocca e gli rende la vita ancor più difficile, considerato che nella porta della Dea ci sono già Gollini e Sportiello. Intanto la Cremonese torna alla carica per riavere il «suo» ex: operazione riuscita. Il «Carne» si rituffa nella «Crema» e fa bene, a differenza del resto della squadra che fa malissimo.

Intanto Marco ha

accumulato esperienza e presenze anche nella nazionale Under 21, dove eredita la fascia di capitano da Tonali, promosso da Mancini dopo l'esame di maturità. Per lo sgobbone Carnesecchi, invece, gli scrutini sono ancora in corso.

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