Ormai tutti sanno tutto, anche i non golfisti. La Ryder Cupla sfida tra Europa e Stati uniti è stata vinta dalla squadra continentale e la mitica «coppa» - in palio ogni due anni dal 1927 - è tornata in Europa. Quante emozioni, quanta tensione, quanta suspense ma alla fine- anche se dati nettamente favoriti alla vigilia - gli europei ce l’hanno fatta: per un pelo ma tanto è bastato. Una Ryder fuori dal normale che, per la prima volta nella sua storia, è dovuta arrivare al lunedì per vedere la sua conclusione e decretare il vincitore. Sul percorso del Celtic Manor, in Galles, si è infatti riversato, nella giornata di venerdì, un vero e proprio diluvio, roba da arca di Noé, che ha fatto sospendere il gioco per oltre sette ore mandando a pallino tutte le tabelle di marcia della sfida. Cambiata la «schedule», pur di recuperare il tempo perso, un altro diluvio si è accanito contro la Ryder nella giornata di domenica e si è dovuto andare al lunedì per la conclusione e la disputa dei singoli. Tutto questo, e non servirebbe dirlo, ha stressato organizzatori, addetti al campo (oltre 150, che hanno dovuto lavorare anche di notte per ripristinare il percorso) ma soprattutto i giocatori già per loro conto sotto pressione. Come dicevo- e come sapete - l'Europa ha vinto ma sul filo di lana dopo che alla fine della serie di doppi aveva recuperato ed era in netto vantaggio. Negli ultimi 12 incontri, quelli di singolo giocati il lunedì, come al solito gli americani- più individualisti che uomini di squadra hanno sferrato l'attacco. Stavolta è stata una sfida davvero epocale più che in altre occasioni che ha fatto saltare sulla sedia oltre 650milioni di spettatori al mondo.In Italia,invece,gli spettatorisono stati cinque o sei volte quelli che sono i golfisti tesserati per la Federazione (oltre 100mila). Questa è promozione! Certo merito che in campo per la prima volta ci fossero due italiani - dopo il mitico Rocca per 3 volte «Ryder man» negli anni '70 - e che in più fossero due fratelli, quelli d'Italia, Edoardo e Francesco Molinari. Dico solo dell'ultima giornata. Francesco si è trovato davanti, quale onore, Tiger Woods che non era al meglio ma che proprio lunedì è tornato ad essere il migliore al mondo. Non poteva aspettare un giorno? Dopo solo 15 buche- quando l'incontro è finito - era 9 colpi sotto il par con Francesco, ottimo, 4 sotto il par e per nulla inferiore.
Ma cosa fare contro un fenomeno risuscitato? Edoardo si è trovato di fronte il gioissimo fenomeno americano, Ricky Fowler, che sotto di tre buche e con Edo dato vincente si è scatenato recuperando con tre birdie lo svantaggio lasciando al campione italiano solo un mezzo punto ma che stato determinante ai fini del risultato finale. Due italiani in Ryder entrambi osannati dal pubblico e coccolati dai compagni di gioco e dal capitano Colin Montgomerie. Una Ryder indimenticabile con più di un pizzico di tricolore!- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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