La Ferrari vince in Australia e la Ducati risponde in America con un fantastico Enea Bastianini che bissa il successo del Qatar per mettere il sigillo su una delle piste più tecniche e fisiche del Mondiale: il Circuit of Americas in Texas. La Bestia ha gestito le gomme e gli avversari con intelligenza, tirando fuori l'asso dalla manica negli ultimi 7 giri, tornando leader del mondiale con 5 punti di vantaggio su Rins (ieri terzo), 11 su Aleix Espargaro (Aprilia).
«È stata una giornata strepitosa. La nostra strategia era gestire le gomme, risparmiarci sulle staccate e giocarci tutto nel finale», ha raccontato il riminese, ancora incredulo. «All'inizio Miller ha imposto un passo molto veloce così ho aspettato. Quando poi Rins ha iniziato a incalzare, ho iniziato a spingere. Trionfare in America ha un sapore speciale», ha raccontato Enea, il primo italiano a vincere 2 gare nei primi 4 gp della stagione dal 2015. Allora si trattava di Valentino Rossi.
«In Qatar è stata una sorpresa. Austin ci ha regalato una conferma. Enea è solo al secondo anno, ma guida come un veterano. Ha costruito questo risultato turno dopo turno. Ne siamo orgogliosi e anche il team ha fatto un ottimo lavoro», ha commentato commossa Nadia Padovani, portando avanti una storia tanto cara al marito Fausto Gresini. La vittoria di prepotenza di Enea su una Ducati satellite sull'ufficialissima Rossa di Jack Miller, 2°, ricorda i tempi d'oro della Gresini Racing quando un fortissimo Sete Gibernau dava filo da torcere alla Honda ufficiale di Valentino Rossi.
Completa il podio Alex Rins su Suzuki. Ancora una gara difficile per Pecco Bagnaia. Dopo aver fatto ben sperare in qualifica, il piemontese non è riuscito a difendere la posizione ed ha chiuso quinto. Austin regala invece una conferma: il Cannibale è tornato. Alla prima apparizione dopo la tremenda caduta sofferta nel GP d'Indonesia, Marc Marquez ha superato il problema tecnico in partenza che lo ha relegato in ultima posizione. Dopo un attimo di smarrimento si è scatenato iniziando una spettacolare rimonta. Una staccata dopo l'altra lo spagnolo, in perfetta padronanza della sua Honda, in pochi giri si è portato in nona posizione per poi chiudere sesto.
Il successo di Bastianini in MotoGP bissa il successo italiano nelle classi minori.
Il 21enne milanese Tony Arbolino aveva aperto la domenica texana vincendo in Moto2 al termine di una gara gestita con intelligenza dopo la caduta di Aaron Canet. Con questo successo Arbolino sale al 3° posto della classifica, approfittando della caduta di Celestino Vietti che resta al comando della generale.
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