Fabregas, che storia Al Monaco per Henry ma Titì si fa cacciare

Fabregas, che storia Al Monaco per Henry ma Titì si fa cacciare

Il calciomercato sa essere una strana creatura. Capace una volta di illuderti, prima di tradirti sul più bello, e altre di creare storie di ritorni inimmaginabili. Certo è che Fabregas avrà pianto lacrime amare per l'esonero del suo amico fraterno Henry dalla panchina del Monaco: «Non posso mentire, una delle principali ragioni che mi ha spinto a venire qui è stata la chiamata sua - ha ammesso - quando mi è arrivata la notizia del suo esonero sono rimasto sotto shock per alcuni giorni». L'amicizia prima di tutto, verrebbe da dire. Chissà cosa penserà però ora lo spagnolo, che lasciato il Chelsea si ritrova in una squadra, il Monaco appunto, sulla cui panchina non c'è più il suo amico fraterno con il quale ha giocato assieme nell'Arsenal e che lotta addirittura per non retrocedere in Ligue 2. Le storie dei ritorni incredibili appartengono, per ora, solo alla sfera italiana. E più nel dettaglio la Juventus, che ceduto Benatia in Qatar ha deciso di puntare, per la terza volta in carriera dopo il 2009 e il periodo 2012-2016, su Caceres. Un acquisto low cost (prestito oneroso fino al prossimo 30 giugno per 600mila euro) che, stante ai maligni di Vinovo, si è reso necessario visto che Allegri non reputa Rugani all'altezza della retroguardia bianconera. Juve che dece anche Audero alla Samp per venti milioni. Insieme a Benatia e Sturaro, un potenziale bottino di 40 milioni più i bonus.

Ma la giornata di mercato di ieri è stata soprattutto quella dei no. In casa Inter nessuno pare propenso a rinunciare a Candreva: «Resta in nerazzurro per volontà della società in accordo con l'allenatore» ha precisato il suo agente, Federico Pastorello. Lo scambio con il Dalian Yifang per portare Carrasco a Milano è da ritenersi dunque tramontato; così come improbabile appare, visto il poco tempo che resta da qui alla chiusura del mercato, un'eventuale dipartita di Perisic. Anche perché l'Arsenal ha chiuso per Denis Suarez del Barcellona. Ma il due di picche arriva anche sull'altra sponda del Naviglio: perché il Milan ha incassato il no definitivo del Watford alla partenza di Deulofeu, che non ne fa più una questione di prezzo: il club ha deciso che l'ex Barcellona non è sul mercato perché è un giocatore determinante.

E il Milan ora valuta alternative: si continua a seguire con interesse Groeneveld, attaccante esterno del Bruges valutato 15 milioni; ma c'è da riflettere sulla sua tenuta fisica, visto che rientra da un lungo stop per infortunio.

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