Dopo l’oro del gigante arriva la grande delusione per la superfavorita dello slalom alle
Olimpiadi, la statunitense Mikaela Shiffrin, medaglia di legno nella sua specialità. Sotto le aspettative anche le gare degli italiani nel Super gigante maschile, dominato dall’austriaco Matthias Mayer. Distacchi ravvicinatissimi per le prime tre posizioni: secondo a 13 centesimi lo svizzero Beat Feuz e terzo a 18 il norvegese Kjetil Jansrud. Entrambi erano medagliati della discesa libera. Non si è ripetuto invece il norvegese Svindal, trionfatore della discesa e oggi quinto. Gli italiani non sono riusciti nel riscatto, nonostante la tracciatura favorevole del loro allenatore: il migliore degli azzurri è stato Dominik Paris, già quarto in discesa, con il settimo posto. Lontano dai vertici Cristof Innerhofer, fuori Peter Fill. Per Mayer è il secondo oro olimpico dopo quello conquistato in discesa a Sochi, ma quest’anno non era mai salito sul gradino più alto del podio in Coppa del Mondo in Super G.
Nello slalom femminile, l’Italia inserisce due atlete nella top ten: sono Chiara Costazza, nona, e Irene Curtoni, decima. Shiffrin, da regina a grande delusa dello slalom olimpico, ha pagato i 48 centesimi di ritardo accumulati nella prima manche. Ha gestito bene la seconda, ma non abbastanza da riuscire a inserirsi nelle prime tre posizioni. Prima la svedese Frida Hansdotter, che a 32 anni conferma come nello sci alpino si può diventare campioni olimpici ben dopo i trent’anni (lo svedese Svindal, due giorni fa, a 35).
Seconda a cinque centesimi la svizzera Wendy Holdener, al comando dopo la prima manche.La favola dello slalom si chiama Katharina Gallhuber, austriaca ventenne che nella
seconda manche ha fatto segnare il miglior tempo, ha recuperato sei posizioni, e ha
conquistato un bronzo da assoluta outsider.
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