Ferrari, ecco Serra. Vasseur sceglie il gioco di squadra: no "one man show"

Nuovo arrivo alla Rossa

Ferrari, ecco Serra. Vasseur sceglie il gioco di squadra: no "one man show"
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Non ci sono sorprese nel nuovo organigramma Ferrari. Quando Fred Vasseur aveva detto che dopo Monza avrebbe ridisegnato la Ferrari del futuro, ci si aspettava un colpo a sorpresa. Invece dal cilindro non è uscito nessun coniglio. Il nuovo direttore tecnico sarà quello che Vasseur aveva definito un top guy, Loic Serra, l'ex ingegnere Mercedes il cui ingaggio era stato ufficializzato da mesi, ancor prima che Cardile desse le dimissioni. La Scuderia Ferrari HP comunica di avere affidato il ruolo di Technical Director Chassis a Loic Serra - recita il comunicato -. Il tecnico francese classe 1972, si unirà alla squadra a partire dal primo ottobre. Loic in questo nuovo ruolo riporterà direttamente al Team Principal, Fred Vasseur. A Serra faranno dunque capo le divisioni Chassis Project Engineering, affidata a Fabio Montecchi; Vehicle Performance, affidata a Marco Adurno; Aerodynamics, affidata a Diego Tondi; Track Engineering, affidata a Matteo Togninalli e Chassis Operations, affidata a Diego Ioverno, che mantiene anche la carica di Direttore Sportivo. Il ruolo di Technical Director Power Unit continua ad essere affidato ad Enrico Gualtieri, che rimane a diretto riporto di Fred Vasseur. Vasseur avrà due riporti diretti, il direttore tecnico e il responsabile della Power Unit che Binotto aveva cercato di portare in Audi. Un'organizzazione classica.

Vasseur ha privilegiato una struttura senza stelle, perché Serra sarà anche un top guy, ma non era il direttore tecnico in Mercedes dove si occupava di dinamica del veicolo e delle interazioni tra pneumatici. Anche con successo visto che Toto lo ha spesso mandato sul podio con Lewis. Adrian Newey, invece, andrà all'Aston Martin ed è un peccato perché così si rinforza un team che fino ad oggi era un passo indietro rispetto ai top.

È evidentemente il cambio di filosofia rispetto ai tempi di Montezemolo, Schumacher e Todt quando a Maranello c'era un vero e proprio dream team con Rory Byrne, Ross Brawn, Paolo Martinelli, Stefano Domenicali fino ai giovani Binotto, Mazzola, Stella Oggi Vasseur crede nel gruppo, nel lavoro di squadra e non più nell'one man show che l'arrivo di Newey avrebbe creato. Sarà il tempo a dire se è una scelta giusta.

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