Scuderia Ferrari nel baratro delle prove libere n.3 al Gran Premio del Belgio, pista di Spa-Francorchamps: ultimo, ventesimo, Sebastian Vettel. Diciassettesimo Leclerc, che si mette alle spalle una Williams e il nostro Giovinazzi sull’Alfa Romeo Sauber. È una débâcle mai vista prima quella della scuderia di Maranello, che dopo anni da coprotagonista sprofonda in una posizione oggettivamente imbarazzante. Mai da quando è stato introdotto il format delle prove libere su tre sessioni, le Ferrari si erano piazzate così in basso.
Il problema, oltre a quello delle scarse performance riportate dalla SF1000, riguarda verosimilmente anche la power-unit: tutti i motorizzati Ferrari sono al fondo della classifica, separati solo dalla Williams motorizzata Mercedes di George Russel.
La pioggia intermittente ha movimentato i piani delle scuderie, senza creare grossi intoppi in questa ultima sessione di prove libere: Lewis Hamilton si conferma nuovamente davanti a tutti, rifilando oltre due secondi a Vettel e un decimo in meno a Leclerc. Prima delle Ferrari la Haas di Magnussen, quattordicesima, a un secondo e mezzo dalla vetta. Per entrambe le monoposto della piccola scuderia americana, ieri è stata necessaria oltretutto la sostituzione delle power unit.
Nessun effetto positivo allo stato attuale, nella riorganizzazione operata dalla Scuderia Ferrari in luglio: facciamo un passo indietro al 2016. L’allora presidente Sergio Marchionne introduce un nuovo concetto di organizzazione orizzontale, in cui la partecipazione alla progettazione e allo sviluppo della macchina era affidata a tutti i membri delle varie aree della monoposto. Le idee sottoposte venivano poi selezionate dai capi-progetto, prima di arrivare a Mattia Binotto direttamente.
A luglio 2020, dopo tre gare e scarsi risultati, lo stesso Binotto rivede l’organizzazione commutandola nuovamente in verticale: si crea la nuova area Performance Development, guidata da Enrico Cardile con il supporto di Rory Byrne. Rimangono confermati Enrico Gualtieri (Power Unit), Laurent Mekies (Direttore Sportivo e Responsabile dell'attività in pista) e Simone Resta (Area Ingegneria Telaio).
Mekies, lo ricordiamo, è un ex dipendente FIA, lo stesso che l’anno scorso nella revisione chiesta agli Steward in Canada per la penalità su Vettel, etichettò come “prove piuttosto schiaccianti” un paio di estratti di video analisi dell’ex pilota Chandok a Sky Sport. Naturalmente ricorso respinto e risate generali.
Oggi alle 15.
00 scatteranno le qualifiche per il Gran Premio del Belgio 2020: la possibilità di superare anche solo la Q3 per le Ferrari diventano, a questo punto, bassissime.Intanto su Twitter è esplosa la delusione mista a rabbia dei tifosi, con meme di ogni tipo: di seguito alcuni per evidenziare come viene percepita la situazione da casa.
In gara mi immagino le Ferrari arrancare all’eau rouge e una williams a caso sverniciarci mentre ci chiede se abbiamo bisogno di una spinta ️CHE VERGOGNA, in 20anni non ricordo di aver visto niente del genere, quando sembra di aver toccato il fondo si va ancora più giù #BelgianGP pic.twitter.com/BFAE0RI5WP
— Alessandra (@Alycienta_44) August 29, 2020
Per la #Ferrari sarebbe un successo qualificarsi per il Q2. La scuderia più iconica della F1 ridotta a comparsa. Profonda tristezza. #BelgianGP pic.twitter.com/z5FAms3rOo
— Piero Ladisa (@PieroLadisa) August 29, 2020
Vanzini: “Verrebbe quasi da pensare che ci sia un BOICOTTAGGIO nel preparar la macchina per toccare veramente il fondo e creare una situazione così disperata. Questo marchio è troppo prestigioso per trovarsi nella posizione in cui è adesso”.
— Manuela Brigante (@BriManuela) August 29, 2020
NON HO PAROLE.#BelgianGP #SkyMotori pic.twitter.com/UTZY8gCz0v
Una Ferrari all’ultimo posto senza neanche l’alibi di un problema tecnico.
— Alberto (@albertoslife) August 29, 2020
Mood:#skymotori #belgiangp pic.twitter.com/gJt2H7kAZw
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