Garcia e la sua Roma toccano il punto più basso della loro avventura insieme. Era dalla stagione 2000-01 che i giallorossi non andavano oltre gli ottavi di finale di Coppa Italia. Per lo Spezia è festa: 2-4 all'Olimpico e prossima partita con l'Alessandria.
Il primo tempo in casa Roma è spento, prevedibile. Gli uomini di Garcia giocano senza ritmo, senza voglia, sperando che il pallone entri da solo. Lo Spezia dalla sua si difende, non pare correre molti rischi e prega che il contropiede preparato da mister Di Carlo colpisca nel segno. Il primo tempo non regala emozioni, quindi per la seconda parte di gare dentro i titolari: Florenzi per Iturbe, De Rossi per Vainqueur, più tardi Digne per Emerson.
La sinfonia non cambia. Anzi, al 15' il sinistro di Nené va largo e in chiusura di parti lo Spezia ha ben due occasioni per chiudere il match: al 36' il sinistro di Catellani viene ribattutto da Rudiger: Due minuti va in onda la replica sulla conclusione di Situm. C'è tempo anche per Uçan dal limite, ma i tempi regolari si chiudono sullo 0-0.
Supplementari che paiono essere più una condanna per i tifosi (e poi lo saranno, almeno per quelli romanisti) che un'occasione di vedere dello spettacolo di calcio. Florenzi ci prova al 4' del primo extra-time, ma la conclusione è alta. Poi Pjanic per Dzekodi testa, tiro debole e prevedibile. Ultimo supplementare segnato dai crampi per entrambe le parti.
Ultimo sussulto arriva Dzeko che liscia il pallone. Pjanic se lo ritrova tra i piedi e calcia la biglia alta. Un episodio che è antipasto dei rigori, dove i bosniaci sbagliano ancora e condannano la Roma all'eliminazione- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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