Il flop dell'atletica azzurra ai Mondiali di Londra ha colpito e non poco Fiona May. In un'intervista alla Gazzetta dello Sport l'ex atleta azzurra mette nel mirino i colleghi e le colleghe: "Abbiamo toccato davvero il fondo. Una volta facevamo la corsa su Francia e Polonia, oggi non le vediamo più e siamo sistematicamente superati dall'Olanda e ora perfino dal Belgio. Mi piange il cuore, ma da quanto tempo ci diciamo sempre le stesse, identiche cose? Dieci anni? No, forse addirittura 15...". Poi rincara la dose: "Perché dobbiamo consentire a chi puntualmente si rivela mediocre di allenarsi dove vuole? È ora di finirla con questo atteggiamento, per diventare campioni bisogna essere disposti a fare i sacrifici che ho fatto io o che oggi vedo fare a mia figlia Larissa. Ci vuole più grinta, in pista bisogna mettere anche un po’ di palle. Me la prendo con gli atleti che vanno ai Mondiali e sono soddisfatti di aver superato un turno, arrivano alle interviste tutti sorridenti. È incredibile, io al loro posto mi vergognerei! Ma l'errore è di chi li fa andare ai Mondiali...". Poi spiega la sua ricetta per rilanciare l'atletica: "Hai talento per emergere? Ti seguo e ti sostengo, investo su di te. Non ce l'hai e nel passaggio da giovane a senior non migliori? Arrivederci e grazie.
Se concentriamo le risorse sui migliori giovani che abbiamo, forse li aiuteremo a diventare dei campioni O forse vogliamo continuare ad investire sui quarantenni che al massimo con un miracolo ottengono una finale?". Infine un commento amaro: "Loro sorridono, io mi vergognerei"- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.