Va alla Fiorentina la gara d'andata della semifinale di Coppa Italia: Atalanta battuta 1-0 e risultato che sta persino stretto ai toscani, di molto superiori a una Dea incappata in una rarissima serata-no su tutti i fronti e che deve ringraziare il proprio portiere Carnesecchi.
Fiorentina meglio fin dai blocchi di partenza, di slancio rispetto ai rivali distratti e fallosi. Le occasioni per i viola fioccano e Carnesecchi è attento specie su un rasoterra di Beltran che passa in mezzo a una selva di gambe, mentre davanti Gritti (Gasperini è fuori per squalifica) ha poco o niente dai suoi giocatori. Il risultato quasi inevitabile è il vantaggio di Mandragora, che trova un imparabile sinistro dai 30 metri che sbatte sul palo e si infila in rete: è la mezz'ora e l'Atalanta deve ancora entrare in partita.
Tanto sacrificio per i padroni di casa, con gli attaccanti pure in pressing continuo sui difensori bergamaschi; gli atalantini tuttavia sono come anestetizzati e non basta nemmeno il doppio cambio dopo l'intervallo, Ederson e Scamacca per Pasalic e Miranchuk, per cambiare l'inerzia della gara. Anzi, è ancora Carnesecchi a superarsi con un tuffo miracoloso che sventa un colpo di testa di Gonzalez destinato all'angolino. Stessi protagonisti e stesso esito intorno al quarto d'ora della ripresa, quando il portiere atalantino mette in angolo un'altra rasoiata ravvicinata dell'argentino. Nel frattempo l'Atalanta ha sostituito anche Ruggeri inserendo Bakker, che si divora da pochi passi un'occasione enorme per il pareggio.
Si affievolisce un po' nel finale
l'intensità della Fiorentina, finalmente sul pezzo in difesa, reparto finito sotto accusa di recente per i troppi gol concessi agli avversari e che nel 2024 aveva sempre subito almeno un gol a partita tranne in 2 occasioni.
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