Ecco la nuova Formula 1: così cambiano le regole

Cominciano a trapelare i dettagli del nuovo regolamento di Formula 1, che in parte è stato discusso in Canada: ancora niente su power unit, ma riduzione dei costi sul superfluo. E Mercedes non è convita

Ecco la nuova Formula 1: così cambiano le regole

Formula 1: finalmente cominciano a trapelare le prime informazioni sulle novità previste per il nuovo ciclo che inizierebbe nel 2021 con un nuovo Patto della Concordia.

Per ridurre i costi, sembra stata accettata l’opzione vagliata da Steiner (team principal della Haas) che tempo fa aveva proposto l’eliminazione del giovedì. La conferenza stampa e le verifiche tecniche verrebbero quindi traslate al venerdì mattina, spingendo le due sessioni di prove libere alle 13 e alle 17.

Eventuali modifiche alle vetture sarebbero proibite dal venerdì, a seguito del nuovo regime di parco chiuso: gli unici interventi concessi, sarebbero quelli a seguito di sinistri.

In questo modo, durante la stagione verrebbero risparmiati circa 20 giorni, incidendo in maniera proficua sia a livello economico sia logistico: l’aumento dei Gran Premi stagionali che vorrebbe Liberty Media, mal si sposerebbe con il lungo weekend attuale della Formula 1.

Non tutti sarebbero però d’accordo: in particolare Toto Wolff si è espresso negativamente sulla parte relativa al parco chiuso.

Intervistato ai microfoni di Sky Sport durante questo weekend canadese, ha spiegato i suoi dubbi: “La F1 è la classe più alta del motorsport: non esiste altra classe in cui non si possa lavorare sulle vetture. Non capiamo quindi la necessità del parc fermè: io sono ottimista sul fatto che rimarremo in F1, ma dobbiamo essere chiari su come alcune regole siano importanti e non vadano cambiate”.

L’altra questione spinosa, quella riguardante il budget cap: mentre l’idea era di abbassarlo fino a 130 milioni di dollari, si dovrebbe essere raggiunto un accordo a 175 milioni. Da questo limite sarebbero però esclusi lo stipendio dei piloti, le spese per le PU, il marketing e le trasferte. A lamentarsi, in questo caso, Cyril Abiteboul, amministratore delegato del team Renault F1 che lo ha etichettato come inutile per le piccole squadre.

Nessuna novità invece riguardo le power unit: la questione a riguardo è complessa, perché da un lato una fazione vorrebbe una semplificazione delle unità motrici, per ridurre costi (come clienti) e promuovere l’ingresso di nuovi costruttori (Porsche aveva ventilato l’ipotesi, a riguardo).

Dall’altra, chi ha in questi anni investito molto su queste unità, non vorrebbe vederle stravolte.

Comunque, entro

il 14 giugno dovrebbero essere delineate le modifiche definitive, in modo da presentarle per il consiglio mondiale previsto per il 30 giugno prossimo. I tempi per arrivare pronti al 2021 si fanno decisamente stretti ormai.

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