La Formula Uno non si arrende e vuole ripartire al più presto possibile nonostante la pandemia da coronavirus che ha messo in ginocchio il mondo intero, sport compreso. Più di un mese fa, era il 24 marzo, il patron di Liberty Media Chase Carey aveva svelato: "Nelle scorse settimane ci siamo ritrovati con i dieci team e la FIA e abbiamo preso provvedimenti su come affrontare la pandemia di coronavirus, ma al momento nessuno sa quando la situazione migliorerà".
"Noi siamo però pronti, migliorerà, e quando lo farà, saremo pronti a offrire agli appassionati un campionato 2020. Sappiamo che c'è la possibilità di ulteriori cancellazioni negli eventi attualmente programmati, ma nondimeno noi e i nostri partner ci aspettiamo che la stagione inizi a un certo punto quest'estate, con un calendario rivisto di 15-18 gare", questo il commento finale del numero uno di uno dei circus che muove un giro d'affari milionario ogni anno.
Fino a questo momento ci sono state tre cancellazioni: Melbourne, Monte Carlo, il gran premio di Francia, mentre altri nove sono stati rinviati a data da destinarsi: Bahrein, Vietnam, Cina, Spagna, Olanda, Baku (Azerbaijan), Canada, Austria e Gran Bretagna. Ad oggi giungono novità importanti circa il gran premio di Ungheria, a Budapest, che da calendario ufficiale si sarebbe dovuto correre il 2 agosto.
Come riportato dal sito ufficiale del Circus gli organizzatori magiari hanno reso noto che il gran premio, qualora si possa correre, si terrà ma rigorosamente a porte chiuse. In Ungheria sono vietati i raduni di persone fino alla metà di agosto ma il gran premio essendo a ridosso di quella data e a porte chiuse è per ora salvo. Quello dell'Hungaroring, però, non sarà il primo gran premio della stagione 2020 che potrebbe prendere già il via in Austria nel weekend del 5 luglio: l'obiettivo di Liberty Media è quello di garantire le 15-18 gare programmate. Finora dunque tre annullamenti e 9 rinvii: da qui a fine anno ci saranno sicuramente altri "sacrifici", in termini di gran premi, ma ad oggi è presto per stabire quali salteranno ma se si riuscisse a disputarne 18 come ipotizzato da Carey ci sarebbe un altro solo annullamento.
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— The Finland Herald (@FinlandHerald) May 1, 2020
La situazione in motogp
Carmelo Ezpeleta, Ceo di Dorna Sports, ha da qualche giorno ufficializzato l'annullamento di altri appuntamenti: "È con grande tristezza che comunichiamo la cancellazione di questi tre importanti Gran Premi presenti all'interno del calendario MotoGp. Olanda A nome di Dorna vorrei ringraziare tutti i tifosi per la loro comprensione e pazienza mentre attendiamo che la situazione migliori. Non vediamo l'ora di tornare nel 2021 al Sachsenring e al TT Circuit Assen. Allo stesso modo attendiamo il debutto del Gran Premio che la prossima stagione si disputerà sulla nuova pista del KymiRing".
Olanda, Germania e Finlandia, dunque, sono stati depennati dal calendario di motogp e al momento la prima data possibile per partire con la stagione 2020 del Motomondiale sarebbe quella del 9 agosto, a Brno, con il gran premio della Repubblica Ceca.
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