Simone Rovera
Parigi Non sempre le favole hanno un lieto fine. Non nel calcio. La bella, bellissima Islanda, generosa e combattiva che ha sorpreso l'Europa imbavagliando il Portogallo e fatto fuori l'Inghilterra negli ottavi, si spegne all'improvviso contro Pogba e compagni. La Francia vince, convince, dilaga (soprattutto nel 1° tempo) e si prende con forza quella semifinale che tutti si aspettavano a inizio torneo, e ancor più da quando lunedì scorso gli islandesi si erano inseriti a sorpresa nel tabellone dei quarti. In semifinale ci sarà la Germania, e adesso le cose si fanno finalmente più interessanti perché i galletti sono riusciti ad alzare la cresta al momento giusto, mettendo in mostra le qualità, di squadra e non solo individuali, che da inizio Europeo non si erano ancora viste. Come il talento di Pogba. Annunciato, atteso, discusso, poi escluso contro l'Albania ed esploso all'improvviso quando la Francia doveva fare il salto di qualità. Come un vulcano, che sembra addormentato per secoli e poi dopo qualche borbotto di fumo riscopre tutta la sua forza con un'eruzione devastante e spettacolare. Gol, assist, passaggi precisi e una superiorità fisica evidente, contro la squadra che il suo ct temeva proprio sul piano muscolare. Questo è il Pogba di ieri, un giocatore imprescindibile che sposta gli equilibri. Come Griezmann, ormai favorito per il titolo di capocannoniere dell'Europeo, che dopo una stagione strepitosa con l'Atletico (32 gol, 7 in Champions) si è imposto anche in nazionale. Forse non sarà ancora da pallone d'oro, ma il futuro è suo.
La gara è già chiusa a fine primo tempo, bravo Deschamps a prepararla come si deve, sul campo e fuori. Per la prima volta da inizio Europeo la Francia parte subito concentrata e segna già nel primo quarto d'ora. Matuidi lancia lungo per Giroud che va via e beffa Halldorsson con un sinistro che gli passa sotto le gambe. Il 2-0 di Pogba arriva quasi subito, con il bianconero che salta più di tutti sul corner di Griezmann, sovrastando Bodvarsson e batte per la seconda volta il portiere islandese. Prima dell'intervallo la Francia chiude il discorso con il sinistro di Payet, assist di Griezmann dopo la sponda aerea di Giroud, e il 4-0 proprio di Griezmann. Nella ripresa l'Islanda riesce finalmente a tirar fuori la testa. Sightorsson (11') regala un istante di speranza alle migliaia di tifosi che ieri sera per 90' hanno continuato a incitare i propri giocatori, come se il risultato del campo non contasse, ma la Francia ci mette poco a riprendere la sua opera di demolizione del sogno islandese. Giroud segna il 5-1 subito dopo (13'), di testa su una punizione perfetta di Payet, fotocopia del primo gol francese nell'Euro, contro la Romania. Nel finale altro boato islandese con Bjarnason che anticipa Evra di testa e batte per la seconda volta Lloris. Difficile dire se i francesi, abbiano staccato la spina troppo presto o se l'Islanda si sia svegliata tardi.
Di sicuro contro la Germania certe amnesie difensive possono costare ben più care: davanti i gol arrivano sempre (8 tiri in porta ieri, 5 reti) ma dietro si soffre troppo. L'Islanda tira 11 volte, 5 nello specchio, Lloris ci mette più di una pezza e nel finale Mangala salva a porta vuota dopo un buco di Evra. La nostra cara, vecchia, ma eliminata, BBC era tutta un'altra cosa. Peccato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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