A giorni di distanza il sentimento è sempre lo stesso, quello di chi sa di aver perso una grande occasione. Poco importa che quello raccolto a Sanremo sia il primo piazzamento in una classica Monumento. Filippo Ganna resta del suo avviso: «Se potessi ricorrere la Classicissima, questa volta proverei ad andare dietro a Van der Poel ci racconta -. Quel tarlo mi è rimasto, anche se poi sarebbe cambiato poco. Probabilmente avrei perso ugualmente e non sarei nemmeno riuscito ad arrivare secondo, ma almeno non avrei quella sensazione di occasione persa che mi porto dietro da giorni».
Filippo Ganna, l'uomo della pista e del cronometro, l'uomo d'oro del ciclismo italiano orfano di Vincenzo Nibali, ha però l'occasione di rifarsi il giorno di Pasqua, il 9 aprile prossimo, sulle strade della Parigi-Roubaix, che il ragazzo di Vignone vinse tra gli under 23. «Di quella corsa ricordo tutto, ma era più corta di 100 chilometri: tutto un'altra cosa», precisa.
Intanto oggi per il granatiere della Ineos inizia a tutti gli effetti la sua campagna del Nord con la E3 Saxo Classic ad Harelbeke (ci saranno pure Van der Poel, Van Aert e Pogacar). «Il mio obiettivo è arrivare alla Roubaix con una buona condizione dice -. Adesso devo pensare a trovare confidenza su queste strade». Domenica prossima sarà invece al via della Gand-Wevelgem, mentre mercoledì prossimo sarà alla Dwars door Vlaanderen, attraverso il Fiandre, che sarà l'ultima prova prima di rincorrere il sogno sulle strade della regina.
«L'operazione Roubaix è partita già dall'inverno 2021, anche se l'anno scorso le cose non andarono bene per via di una forma influenzale rimediata alla Tirreno-Adriatico che mi sono portato dietro per un sacco di tempo e mi ha condizionato non poco la stagione - ricorda il recordman dell'ora (56,792 km/h) -. È chiaro che il pavé del Belgio non è quello della Roubaix, anche perché là ci sono i Muri, ma in questa fase è importante abituarsi allo stile di corsa. C'è da prendere confidenza con strade e vento, che lassù fanno davvero la differenza».
La Sanremo di sabato scorso è stata per Pippo come un vero crocevia. Dopo tanti successi su pista, ora è chiamato a fare un salto in avanti nelle prove su strada, soprattutto nelle Classiche.
«Mi chiedono ancora se un giorno potrò mai puntare a fare classifica in un Grande Giro: toglietevelo dalla testa, sono troppo pesante. L'anno scorso per il Tour sono dimagrito tantissimo, ma ho perso massa muscolare e di conseguenza potenza. No, meglio pensare alle corse di un giorno, come la Roubaix».
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